Miyatani: «Nissan a Le Mans per vincere»

Il numero 1 di Nissan Motorsport suona la carica al super tema messo in piedi per il Mondiale Endurance 2015. La prima gara è Silverstone, ma l'obiettivo è vincere alla 24 Ore più famosa del mondo.
GINEVRA – Nonostante la proverbiale diplomazia nipponica il discorso è stato piuttosto chiaro. Siamo scesi in campo per vincere la 24Ore di Le Mans. Nientemeno. Ma se a dirlo è il signor Shoici Miyatani, ossia il numero 1 di Nissan Motorsport, tocca fidarsi. E vagli a spiegare che Audi sembra imbattibile. O che Toyota  vorrà, oltre a riconfermarsi campione WEC, anche conquistare quella che per molti è la gara più bella del mondo. E che anche Porsche non starà a guardare. “La 24Ore di Le Mans è da sempre nei nostri cuori. Vogliamo vincere questa gara, perché non solo le gare di endurance sono nel dna Nissan, ma la competizione stessa fa parte di noi. Il nostro miglior risultato lì è stato un terzo posto negli anni ’90, quindi sentiamo di aver lasciato il lavoro incompiuto”. Semplice e diretto, mentre guarda orgoglioso la sua nuova creatura, la GT-R LM Nismo, che il 12 aprile esordirà alla 6 Ore di Silverstone, prima delle otto gare del Campionato Mondiale Endurance 2015.

Dodici mesi fa è andata com’è andata. Ma l’ibrida Zeod figlia della DeltaWing si era presentata al Circuit de la Sarthe per stupire più che per vincere: “L’anno scorso volevamo mostrare i nostri progressi tecnologici – prosegue Miyatani – nel campo della propulsione elettrica. Ora torniamo per competere sul serio. Se ci riusciremo? Se quando sorgerà l’alba saremo ancora in pista vuol dire che avremo fatto un buon lavoro. Poi, nel 2016 penseremo al titolo mondiale”. 

Ma comunque vada Le Mans e il WEC sono un banco di prova fondamentale per tutta una serie di innovazioni tecnologiche che poi ritroveremo sulle auto di serie tra qualche anno. A partire dalle soluzioni aerodinamiche, dai sistemi di recupero dell’energia e dall’efficienza dei motori. Che nel caso della GT-R LM significa un V6 biturbo 3.0 litri da 1250 cavalli (di cui solo 550 erogati dal propulsore a benzina), sorprendentemente abbinato alla trazione anteriore e non integrale come le concorrenti. "Volevamo una vettura quanto più possibile ad un’auto normale. Per questo abbiamo scelto la soluzione del motore anteriore”. In pista scenderanno ben tre auto, affidate a uno squadrone di nove piloti che annovera nomi come Marc Gené e l’ex Formula 1 Max Chilton, o Jann Mardenborough, uno dei bambini prodigio cresciuti nella GT Academy realizzata in collaborazione con Playstation. Imparare a guidare coi videogames: anche quella sembrava una follia, eppure...

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