Renault Clio Cup, tutta l'adrenalina di Misano

Al volante della versione da gara della Clio RS abbiamo partecipato al monomarca organizzato da Fast Lane Promotion
Renault Clio Cup, tutta l'adrenalina di Misano

MISANO - Il rumore della plastica non cambia mai. Quello di due carrozzerie che si toccano è lo stesso sia quando tamponi al semaforo sia quando ti scontri in pista. Il resto, invece, cambia tutto. Sono all'inizio di gara 2 della Renault Clio Cup e sto verificando tutte le leggi della fisica sul tracciato romagnolo intitolato a Marco Simoncelli, con la piccola francese che ruggisce come una tigre affamata. La partenza non è stata un granché, dall'ottava fila il semaforo quasi non si vedeva e poi ho fatto pattinare troppo le ruote, così un concorrente mi ha subito superato.

PARTENZA - Ma dopo l’incertezza dei primi metri ho iniziato a prendere ritmo e, complici le modifiche all'assetto decise con l'Oregon Team, a recuperare terreno. Al secondo giro riprendo la mia posizione e al terzo riesco in un bel sorpasso, ne guadagno un'altra e continuo a spingere. La Clio danza tra i (bassi) cordoli di Misano con la coda che scivola appena un po', giusto quello che serve per chiudere le curve. In testa c'è grande bagarre e quindi il gruppo tende a ricompattarsi. Vedo davanti a me il serpentone che si avvicina, con un bel trenino di quattro macchine da cui sto riducendo la distanza rapidamente.

STACCATA - Così rapidamente che intravedo un varco in staccata e istintivamente provo a buttarmi dentro. Tiro la staccata al limite del bloccaggio, provo a prendere l'interno e...il pilota davanti a me fa comunque la sua traiettoria e lo prendo sulla ruota posteriore. Il contatto è lieve, ma la sua Clio si gira e finisce nella sabbia. Mi giro anche io ma riesco a ripartire. Non so se la mia auto è in ordine e quindi decido prudenzialmente di passare dai box. Un rapido controllo e mi dicono che è tutto ok, ma pure che la Direzione gara ha giudicato la mia manovra scorretta e che devo fare un "drive trough" cioè uscire e ripassare dai box.

ESPERIENZA - La gara sarebbe stata compromessa già con una sosta, figurarsi con due, quindi mi metto l’anima in pace. Concludo comunque i 25 minuti di corsa e alla fine sono tredicesimo, complici alcuni ritiri. Il risultato è discreto ma con un pochino di pazienza in più sarei potuto entrare nei primi dieci. Peccato, ma l'esperienza in pista conta davvero tanto e questa per me è solo la terza volta in gara. Negli scorsi mesi vi abbiamo raccontato il Mini Challenge e il Campionato TCS con la Seat Leon Cupra ST; stavolta è toccato alla Renault Clio Cup e a settembre sarà la volta del Campionato TCR con la Peugeot 308 GTI Cup.

TURISMO - Sono tutte auto derivate dalla serie e a trazione anteriore, ma assai diverse tra loro. La Clio, per esempio, è una vera vettura Turismo. L'assetto è molto rigido, il differenziale autobloccante aggressivo e i freni molto potenti, privi di ABS e con un carico consistente sul pedale. La campanatura posteriore molto aperta, poi, suggerisce subito che la Clio Cup ama viaggiare su tre ruote e che è anche propensa a mettersi di traverso in inserimento. Sembra difficile ma in realtà è facile perché è molto precisa e comunicativa: ti avverte di tutto quello che fa e ti dà il tempo per correggere. Il limite, insomma, è dato dalle capacità del pilota. Arrivederci Clio, spero di rivederti presto.

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