Se l'auto guida da sola cresce il consumo di alcol

Morgan Stanley, che ha valutato il possibile aumento del consumo di alcolici che le auto a guida autonoma potrebbero consentire
Se l'auto guida da sola cresce il consumo di alcol

ROMA – Se guido non bevo, ma se l’auto guida da sola che faccio? Magari bevo…

Si può riassumere così il risultato della ricerca pubblicata dalla Morgan Stanley, che ha valutato il possibile aumento del consumo di alcolici che le auto a guida autonoma potrebbero consentire. La previsione è basata sul numero di persone che nel mondo bevono alcolici e guidano una vettura, cioè 2,1 miliardi di individui, il 39% del totale. Tutta gente che potrebbe tranquillamente passare dal bere 1,5 drink a settimana a 2,5 a settimana, un incremento che potrebbe portare benefici annuali dell'ordine di 98 miliardi di dollari (88 miliardi di euro) al settore mondiale delle bevande alcoliche e della ristorazione.

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Certo, si tratta di uno scenario spostato in avanti di almeno un paio di lustri, visto che la guida totalmente autonoma è ancora di là da venire e comunque c’è da risolvere il problema della responsabilità. Quale casa automobilistica si assumerà legalmente l’onore di far riportare a casa dalla sua auto il proprietario alticcio o ubriaco? E se fosse necessario un suo intervento, riprendendo il controllo manuale del mezzo? L’argomento è spinoso, ma il business già esiste, visto che nelle grandi città è normale per molte persone ritornare a casa in taxi dopo aver bevuto troppo, oppure utilizzando servizi come Uber e Lyft. Il futuro, quindi, si prevede ad alto tasso alcolico…

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