Tergicristalli "vecchi": ecco gli ultrasuoni

A dichiararlo a The Sunday Times sarebbe stato il capo del design di McLaren, Frank Stephenson. Tra le soluzioni possibili, la più semplice consisterebbe nel variare costantemente la frequenza degli ultrasuoni per assicurare ai ''campi di forza'' una gamma più ampia di formati relativi alle gocce di pioggia. La più complessa è mettere in grado i generatori di ultrasuoni di fornire impulsi ad alta intensità che aiuterebbero ad eliminare dal parabrezza le impurità più resistenti. La versione finale consiste nell'allineamento della messa a fuoco degli ultrasuoni all'interno del parabrezza. Se i ricevitori di onde ultrasoniche sono disposti intorno al parabrezza possono essere utilizzati come sonar per fornire dati su ciò che è rimasto sul parabrezza. Se c'è un grumo particolarmente ostinato, se ne può determinare la posizione, con i dati ricevuti, per poi impostare le fasi dei trasduttori a ultrasuoni così da dirigere un enorme picco di energia sotto il grumo per rimuoverlo. La McLaren, si sa, è conosciuta per seguire sempre soluzioni ad alta tecnologia. E' quindi ipotizzabile che ricorrerà alla soluzione più complessa, anche se la scelta ne rende più difficile la diffusione futura su larga scala. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...