Mercato auto: Europa in flessione

Il 2013 si chiude con un -1,8% rispetto all'anno precedente, ma nella crisi collettiva c'è chi ha buoni motivi per sorridere.
Come prevedibile il 2013 è stato un anno di difficoltà per il mercato automobilistico europeo: l'UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri ha dichiarato che le vendite nel vecchio continente hanno subito una flessione dell'1,8% rispetto all'anno precedente, dato quantificabile in circa 220 mila esemplari. Non tutti i paesi sono in calo, anzi: Gran Bretagna e Spagna sono in forte rialzo, col Regno Unito in spettacolare ripresa, +10,8%,  con una media di 1000 auto in più al giorno (lavorativo) immatricolate e il miglior risultato ottenuto negli ultimi cinque anni, che le consente di confermarsi come secondo mercato a livello continentale, alle spalle di una Germania in leggera difficoltà, con un -4,2%, che ha portato il colosso tedesco a scendere sotto la soglia dei 3 milioni di esemplari venduti (per mantenendo saldamente la leadership).

Bene anche la Spagna, con un +3,3%, male la Francia,  -5,7, malissimo l'Italia, -7,1. Chi ha fatto meglio di tutti è stata la piccola Estonia: il paese baltico ha infatti chiuso con uno spettacolare +12,9%, seguita da vicino dal Portogallo, + 11%. Dei 29 paesi monitorati, solo 10 hanno fatto registrare un segno positivo, mentre gli altri sono in flessione, con Cipro in testa, detentore di un ben poco invidiabile record negativo: -35%. 

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