Elkann (FCA): "Non voglio vendere"

il nuovo Marchio è pronto a fare nuove alleanze nel settore auto e, se ci saranno le condizioni per una fusione, la famiglia Agnelli potrebbe diluire la sua quota. "C'è spazio per un costruttore più grande di Toyota", spiega in un'intervista a Bloomberg Businessweek l'amministratore delegato Sergio Marchionne che conferma l'intenzione di andare via dal gruppo nel 2018, quando il piano industriale presentato a maggio sarà completato. "Non voglio vendere, ma la famiglia potrebbe diluire la quota nel caso ci fosse la possibilità di rendere la società più forte", afferma il presidente John Elkann che sul successore di Marchionne non fa nomi ma osserva: "Ho fiducia nella nostra panchina, ci sono forti candidature interne". A Piazza Affari, a tre giorni dall'uscita di scena, il titolo Fiat chiude in parità a 7,24 euro, dopo essere stato durante la giornata tra le migliori blue chips, ma sempre sotto i 7,727 euro del recesso. 

Sia il presidente di Fiat Chrysler sia Marchionne non danno indicazioni su chi potrebbe essere l'eventuale partner, ma parlano di possibili aggregazioni con società che non siano solo europee. Nei mesi scorsi sono stati fatti i nomi di Volkswagen e di Psa, si è poi parlato di un accordo in Asia dove già sono in atto collaborazioni con Mazda e Mitsubishi. Marchionne ha detto in più occasioni che il gruppo "è aperto a discutere con chiunque", che "c'è un dialogo costante con altre case automobilistiche" e che "al momento nessuna ha più probabilità di altre". 

"È importante sedersi a un tavolo così come andare via", dice oggi l'amministratore delegato. Nel 2018 Fca punta a produrre 7 milioni di auto e, per raggiungere questo obiettivo, il piano prevede circa 50 miliardi di investimenti che dovranno consentire il rilancio di Alfa Romeo e l'arrivo dei nuovi modelli.  Domenica sarà il giorno ufficiale della nascita di Fca: al Lingotto, finora quartiere generale del gruppo, non ci sarà più il logo Fiat. Il giorno dopo la nuova società sbarcherà a Wall Street. Poi Marchionne partirà con il responsabile finanziario Richard Palmer per il road show con gli investitori istituzionali con l'obiettivo di collocare i titoli rimasti "in pancia" alla società dopo l'offerta in opzione ai soci delle azioni consegnate con il recesso.  

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