Ferrari, dalla California alla FXX K, ecco l'anno del Cavallo

L'addio di Montezemolo e l'inizio dell'era Marchionne, la California T, la 458 Speciale A, la Sergio e i 1050 cavalli della FXX K. Si chiude a Maranello l'anno del Cavallo.
ROMA - Il 2014 sarà ricordato come uno degli anni cruciali nella storia di Maranello. Dentro Marchionne, fuori Montezemolo dopo 23 anni in veste di timoniere. Lo scorporo da FCA e la prossima quotazione in borsa. La rielezione a brand più conosciuto del mondo, prima di Apple, Coca Cola e Google. E gli utili da record. Perché alla base del mito ci sono loro, le Rosse, le auto da sogno sempre fedeli alla tradizione di eccellenza iniziata col Drake ma sempre all’avanguardia. Questo peculiare anno Ferrari si era infatti aperto il 4 marzo scorso al Salone di Ginevra con il debutto dell’Apple Car Play sulla Ferrari FF, prima auto al mondo ad adottare il sistema. 

CALIFORNIA DREAMING - Il giorno dopo arrivò lei, la California T, ultima erede di una dinastia iniziata negli anni ’50 e che segna il ritorno al turbo, unendo la potenza del V8 a consumi contenuti e in linea con l’etica del nuovo millennio in fatto di emissioni. Dalla Svizzera agli Stati Uniti fino al Giappone e alla Cina, iniziando nel migliore dei modi un anno del Cavallo che ha visto la Casa modenese inaugurare a Shangai una Ferrari Academy, unico centro di formazione al mondo esterno a Maranello. Notizia non da poco, per un’azienda che ha sempre fatto dell’identità territoriale nella Motor Valley uno dei propri cavalli (anche qui la metafora equina è d’obbligo) di battaglia. 
CIAO LUCA - Da 0 a 100 in 3.6 secondi con la California e da Ginevra ad Abu Dhabi passando per Parigi. Il 2 ottobre debuttava nella capitale francese la 458 Speciale A: 499 esemplari e una livrea che omaggia Modena e il North American Racing Team, scuderia fondata da Luigi Chinetti, il Cristoforo Colombo della Ferrari in America, che giusto 60 anni fa inaugurava la storia d’amore tra Maranello e gli USA, culminata con grandi celebrazioni e sfilate da New York a Beverly Hills. Poi l’addio di Luca Cordero, il 13 ottobre, gli occhi lucidi sul palco e l’abbraccio collettivo degli uomini in Rosso all’uomo che dal 1991 ha condiviso vittorie e insuccessi del Cavallino. 

GRAN FINALI - The show must go on e il 5 dicembre si vola negli Emirati per le Finali Mondiali, per la prima volta ospitate nel circuito di Yas Marina, con alle spalle un deserto carico di petrodollari che ha contribuito a fare degli Emirati uno dei mercati più importanti per il marchio. E lì, tra le acque del Golfo e la sabbia sono stati svelati gli ultimi due gioielli dell’anno del Cavallo. Il primo dei sei esemplari di Ferrari Sergio, disegnata da Pininfarina e omaggio ai 60 anni di collaborazione tra le due eccellenze del made in Italy e la FXX K, 1050 cavalli di potenza e tecnologia riservati alla pista e al divertimento di pochissimi fortunati clienti-collaudatori. Che anno straordinario. Ma prima di premere l’acceleratore verso il 2015 il necessario tributo a Michael Schumacher, uno dei Grandi che ha contribuito alla gloria del Cavallino appartenuto a Francesco Baracca. 

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