Schupp: "Nissan farà tanti… gol con la Champions”

Intervista al vice direttore marketing di Nissan Europa che ha curato l’accordo con l’Uefa: “Siamo solo all’inizio e con Van Basten abbiamo preso il meglio"
Schupp: "Nissan farà tanti… gol con la Champions”

Bastien Schupp è l’uomo Champions League di Nissan Europa. Un signore dall’aria simpatica, giovanile grazie ai suoi 44 anni, dalla vaga somiglianza con il terzino del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca campione del Mondo, Philipp Lahm. 

L’UOMO GIUSTO - Nato a Dusseldorf e tifoso del Fortuna, è vice presidente marketing di Nissan Europa e pur non essendo stato un calciatore provetto - preferisce scalare con corde e ramponi le scomode vette delle Alpi - è stato il fulcro intorno al quale è ruotata tutta la trattativa che ha portato la multinazionale giapponese a diventare uno dei sette sponsor della Champions League fino al 2018 compreso. E sponsor non certo passivo, visto come il brand Nissan è stato interattivo e protagonista della maggiore rassegna calcistica del Vecchio Continente, divenuto evento globale, e non a caso capace di raccogliere in un solo anno oltre 4 miliardi di telespettatori in tutto il mondo.


    
CALCIO E AUTOMOTIVE - Spot, testimonial di altissimo livello sportivo (Thiago Silva, Andrè Iniesta, Yaya Tourè, solo per citarne alcuni), eventi speciali per coinvolgere il pubblico per indovinare i risultati delle partite, con prove di abilità sempre legate al calcio, l’elettrificazione di Berlino sede della splendida finale tra Juventus e Barcellona grazie alle 100 Nissan Leaf messe a disposizione degli ospiti e le 129 stazioni di ricarica rimasti per della capitale tedesca, fino al Part e-van, il Nissan e-NV200 trasformato in discoteca mobile, l’ideale per party ed eventi “puliti” e sicuri. Tutto sintetizzato nella splendida cornice del Champions Village di Berlino dove Nissan ha accolto più di 1200 ospiti per una serata di sport, musica e spettacolo davvero coinvolgente prima e dopo la finale Juventus-Barcellona.

Il giorno dopo è tutto finito, ma sembra ancora più bello: ad ammetterlo è lo stesso Schupp, sfinito ma soddisfatto e felice.

“Tutto è cominciato tre anni fa - racconta il vice direttore marketing di Nissan Europa - quando dalle nostre analisi di mercato ci siamo resi conto che cominciava ad essere poco produttivo investire in tanti eventi. Finiva per disperdersi tutto. Così si è deciso di individuare un solo grande evento e puntare tutto o quasi su quello. Il calcio ci è sembrato rispondere meglio di qualsiasi altro mondo alle nostre esigenze di visibilità globale, soprattutto in Europa, ma non solo, e abbiamo iniziato la fase progettuale. Siamo andati in Giappone per cercare di convincere la Casa madre e devo dire che la sensibilità fu totale, come l’accettazione entusiastica del progetto. Così, due anni fa siamo andati a Nyon, sede dell’Uefa per avviare la trattativa ed è andata come sapete, cioè che ad agosto dell’anno scorso abbiamo annunciato l’accordo quadriennale appena avviato".


Può fare un primo bilancio dell’accordo Nissan-Champions League? Positivo o negativo, lo rifarebbe?

“Assolutamente sì. Anche se è decisamente presto per fare bilanci, direi che per essere al primo anno sono, siamo soddisfattissimi di tutto quello che si è fatto e ottenuto. A Berlino abbiamo portato oltre 1200 ospiti, abbiamo elettrificato un città e fatto diretta esperienza, tatto le iniziative, compreso quello che ci sarà da fare per il futuro”.

Avete iniziato a “misurare” l’incidenza di questo accordo sui risultati del mercato? Nel primo quadrimestre in Europa, Nissan ha fatto +23% quasi 200.000 macchine vendute (ad aprile +9%): c’è una correlazione diretta, indiretta con iu numeri della Champions League?

“No, è troppo presto. In questa fase, non pensiamo di poter avere un vantaggio immediato diretto nella vendita delle macchine dal connubio con il calcio.E non a caso tutta la comunicazione, la pubblicità non è mirata a valorizzare questo o quel veicolo della gamma. Piuttosto a dare una visibilità più piena, totale del brand per riposizionarlo ancora meglio e più in alto in Europa. Grazie alla Champions League, vogliamo che le persone, i potenziali clienti acquistino confidenza con il marchio, in nodo da farlo diventare ancora e sempre più credibile. Siamo all’interno di un evento che fa parlare tutta Europa e buona parte del mondo e per noi questo è motivo di grande orgoglio”.

Oltre l’accordo, se e come può crescere l’intesa con l’UEFA: avete già pianificato iniziative nuove, a come sviluppare l’interazione di Nissan con il calcio e la Champions League per un investimento che supera i 200 milioni dollari l’anno?

“Sinceramente siamo stati molto coinvolti dall’organizzazione e dalla gestione della finale di Berlino. E non abbiamo avuto molto tempo per pianificare lo sviluppo dell’intesa: questo non significa che non l’abbiamo avviato e che non sappiamo in che direzione andare. Dopo un anno di esperienza, abbiamo le idee molto chiare in proposito…”

Se la strada è quella di continuare ad affiancarsi a grandi nomi del calcio come quello di Marco van Basten, nuovo ambasciatore del marchio, beh non è una brutta strada…

“E’ incredibile l’impatto avuto da Marco in questa avventura. Appena abbiamo saputo della possibilità di coinvolgerlo, non ce lo siamo fatti sfuggir e devo dire che abbiamo avuti riscontri immediati, entusiastici. Nonostante si sia ritirato da quasi vent’anni è ancora nel cuore di molti appassionati di calcio e sportivi. Ecco, Marco è il simbolo di quello che vogliamo continuare a fare nel calcio: passione e tecnica con tanta eleganza e altrettanti gol”. 

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