Goodwood, che festa: Saronni, Raikkonen e Rossi-Stoner

Il festival britannico delle due e quattro ruote tra spettacolo e velocità
Goodwood, che festa: Saronni, Raikkonen e Rossi-Stoner

Goodwood, un nome, una garanzia. Non fa rima con velocità né con speed, semplicemente perché Goodwood è la velocità, sinonimo ed esperienza reale. E lo era anche prima del 1993, anno in cui è iniziato questo rito molto anglosassone che sa di passione vera per la velocità e per ogni mezzo in grado di produrla, preferibilmente auto, ma anche aerei, proprio perché la pista inglese venne realizzata all'interno di un aeroporto utilizzato per la Seconda Guerra Mondiale.

SARONNI - Ma facendo un piccolo passo indietro chissà che l'iniziativa del padrone di casa, Lord March, proprietario della tenuta che ospita la pista, agricoltore biologico e fotografo (debuttò a 17 anni con Stanley Kubrick in Barry Lindon) non si sia fatto ispirare da un altro esempio di velocità. Quella impressa da Giuseppe Saronni nel Mondiale vinto nel 1982 con la famosa “fucilata” sull'ultimo tratto del percorso che gli valse vittoria, titolo e maglia iridata, oltre che il ricordo perenne per un'impresa anche tecnicamente incredibile rimasta nella storia.

APPUNTAMENTO FISSO - Saronni o meno, undici anni dopo Lord March ha avviato l'avventura – che abbinata all'allevamento e alle corse dei cavalli gli consente di mantenere i suoi 4.856 ettari – che oggi è diventato un appuntamento fisso per tutti. Case automobilistiche, piloti, appassionati che arrivano da tutte le parti del mondo per riunirsi in quello che ormai tutti riconoscono come il Festival of Speed di Goodwood. Un evento che sfugge ad una definizione unica essendo la sintesi perfetta tra corsa sportiva, salone open air e sfilata di modelli vintage. In realtà sembra proprio un happening, l'annuale Woodstock del motorismo mondiale capace appunto di racchiudere tutte le sue anime: auto, moto, race/track, road e anche corse in salita. Oltre, s'intende alle 200.000 persone che richiama in questo splendido angolo del Sud dell'Inghilterra.

CHE NOMI - Per la cronaca, quest'anno a Goodwood sono presenti ben 24 Case automobilistiche (Aston Martin, Audi, Bebntley, BMW, Chevrolet, Citroen, Ferrari, Ford, Honda, Infiniti, Jaguar, Lamborghini, Land Rover, Lexus, Lotus, Mazda, Mercedes Benz, McLaren, Mini, Nissan, Peugeot, Porche, Renault, Rolls Royce, Seat, Toyota, Vauxhall, Volkswagen). Mentre sul piano dei piloti gli appassionati hanno davvero l'imbarazzo della scelta. Marc Gené sulle Ferrari F10, Jenson Button (su svariate McLaren), Nico Rosberg (a bordo della Mercedes di F.1), Felipe Massa e Susie Wolff (con la Williams), ci sarà anche Kimi Raikkonen (nelle vesti di testimonial della Shell), poi André Lotterer (pluritrionfatore con l’Audi a Le Mans), Pierluigi Martini (su Minardi M189), Jochen Mass (Sauber-Mercedes C9), Anthony Davidson (sulla Toyota di Le Mans 2014), Emanuele Pirro (anche lui plurivincitore della 24 Ore francese), Mark Webber (Porsche) e Susie Wolff (Williams). E per chi pensava che fosse finita qui ecco la replica dell'antica sfida su due ruote tra Valentino Rossi (Yamaha) e Casey Stoner (Honda) senza dimenticare il grande Giacomo Agostini, Alan Cathcart, Sylvain Guintoli (campione del mondo di Superbike nel 2014), Leon Haslam e Jonathan Rea (Superbike), Freddie Spencer (iridato nelle 250 e 500).

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