Rally di Roma Capitale: ecco il percorso<br />

In anteprima, la descrizione delle 12 prove speciali dell’edizione 2015, che farà parte del campionato italiano e che vedrà al via grandi nomi
Rally di Roma Capitale: ecco il percorso

La terza edizione del Rally di Roma Capitale, organizzato dal pilota Max Rendina (campione del mondo Rally Produzione WRC2) sarà inserita per la prima volta nel calendario del campionato italiano.

DEBUTTO TRICOLORE - E’ questa la notizia più importante dell’evento in programma dal 18 al 20 settembre, che da quest’anno aprirà anche alle supercar WRC (con un montepremi di tutto rispetto) e che vedrà la partecipazione dei campioni in carica Andreucci-Andreussi ma anche di Lorenzo Bertelli, altro pilota del mondiale pronto a fare da “apripista” della gara romana. 

UN NOME PER OGNI TAPPA - Dodici le prove speciali da affrontare in tre giorni, tutte su fondo asfaltato. La novità di quest’anno è che ogni serie di prove avrà un nome simbolo, legato alla città o al luogo in cui si svolgerà.

SHOW AL COLOSSEO QUADRATO - Si partirà dal quartiere romano Eur per la prova spettacolo “Colosseo Quadrato: si svolgerà proprio di fronte al famoso palazzo e tra le attrazioni di questa divertente tappa di apertura (lunga 1,8 km) ci saranno i tornanti artificiali e l’aggiunta di uno spettacolare salto posizionato proprio sotto le tribune. 

18 TORNANTI - Si passerà poi nella zona di Cave, dove sono in programma le tre prove “Tito Livio” (proprio a Cave si trovava una delle ville dello storico romano): ben 18 i tornanti da affrontare in 13 km, con un rallentamento spettacolare all’altezza di Capranica.

CORTA MA TOSTA - Tre, invece, le prove previste a Bellegra. Sono chiamate “Vitellina” perché questo era il nome del centro abitato al tempo dei Romani. Si parte dalla piana di San Vito Romano per la serie più corta del Rally ma piuttosto impegnativa: in questo tratto, tutto in salita, si farà parte della classifica. Previsto anche un salto da “mondiale” posizionato poco prima dell’arrivo.

LA PIU’ LUNGA - A Monte Livata, da dove si domina Roma, ecco poi le due “Caput Mundi”: 31 km per le prove più lunghe dell’intero campionato italiano, su un tracciato totalmente nuovo e quindi un’incognita per i piloti. Da Subiaco si salirà verso la vetta: 9 km di tornanti e brevi rettilinei e poi, arrivati a Jenne, passaggi nei boschi del Parco dei Monti Simbruini tra tornanti, rettilinei, salti e toboga naturali e artificiali.

DA ANTOLOGIA - Tre, invece, le tappe programmate a Guarcino, paese di origine di Papa Bonifacio VIII (dal quale prendono il nome). Siamo al confine tra le province di Roma e Frosinone, su strade già conosciute dai piloti per essere teatro di altri rally. Gli ultimi due chilometri sono da antologia: una serie di curve spettacolari e difficili in mezzo alla radura degli altipiani di Arcinazzo.

 

 

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