Lamborghini Urus, col SUV sarà svolta turbo

Niente V10 aspirato per la sport-utility ma un V8 biturbo per garantire leggerezza e una grande coppia.
Lamborghini Urus, col SUV sarà svolta turbo

ROMA - Lamborghini Urus rappresenterà una svolta epocale nella storia di Sant'Agata Bolognese. E non solo perché sarà la prima sport utility nella storia del marchio (senza considerare il super fuoristrada LM002 dell'86), ma perché con ogni probabilità sarà il primo modello del Toro a uscire dalla fabbrica con un motore biturbo sotto al cofano, andando parzialmente a smentire la "profezia" di Stephan Winkelmann, presidente Lamborghini, che nel 2012 aveva previsto una prevalenza dell'aspirato sul turbo almeno fino alla fine del decennio. Il modello verrà prodotto in tre mila esemplari l'anno a partire dal 2018 a fronte di un investimento di oltre 700 milioni da parte del Gruppo Audi che sta portando a circa 500 nuove assunzioni e a un sostanziale ampliamento dello stabilimento. E questo lo sappiamo fin dallo scorso maggio, da quando cioè Audi AG e il Governo firmarono il protocollo d'intesa tra le parti. Ora si aggiungono nuovi dettagli riguardanti l'atteso SUV, che dovrebbe essere svelato al Salone di Francoforte 2017 e che attualmente ha iniziato la fase di test.

GRANDE COPPIA - A parlare ai microfoni di Top Gear è Maurizio Reggiani, capo della divisione Ricerca e Sviluppo Lamborghini, che ha spiegato la decisione di non installare un V10 o un V12 ma un V8 biturbo, il primo nella storia del marchio: "Abbiamo dovuto optare per la sovralimentazione per ottenere i necessari livelli di coppia. Il motore deve essere il più leggero possibile e al contempo estremamente potente, perché ovviamente stiamo parlando di una Lamborghini. Ma quello di cui abbiamo realmente bisogno è una grande coppia fin dai bassi regimi per garantire alla vettura la flessibilità di cui si può aver bisogno in condizioni difficili. Urus dovraà essere efficiente tanto su strada quanto sulle dune del deserto". 

SFIDA - Una sfida non facile per gli ingegneri di Sant'Agata, che stanno lavorando su un'auto sviluppata sulla piattaforma di Audi Q7 e Bentley Bentayga con un baricentro cinque volte più alto delle normali Lamborghini e che dovrà dimostrare grandi capacità sia in off-road che in pista diventando il nuovo punto di riferimento del segmento, un modello unico pronto a rivaleggiare in sportività con Porsche Cayenne Turbo S e con l'altrettanto atteso Maserati Levante. 

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