Caschi d'Oro, Autosprint premia le leggende

Consegnati a Milano per la 50esima edizione degli Oscar delle quattro ruote. Premio Legends al presidente di Roma 2024. «Cosa non rifarei? Il presidente della Juventus»

MILANO - Si è svolta ieri sera all'Auditorium Pirelli in zona Bicocca la 50ª edizione dei Caschi d'Oro di Autosprint. Una serata di gala presentata da Jimmy Ghione di "Striscia la Notizia" e dalla giornalista di Sky, Federica Masolin. Ospiti d'onore e premiati col Casco d'Oro "Legends" lo storico pilota italoamericano Mario Andretti e Luca Cordero di Montezemolo (leggi l'intervista), presidente della Ferrari dal 1991 al 2014, ma già vincente da responsabile della squadra corse fra il '73 e il '77. Oggi Montezemolo insegue un altro sogno, le Olimpiadi a Roma nel 2024, ma la Ferrari e la Formula 1 ricoprono ancora un posto importante nel suo cuore

Non tornerò in Ferrari
«La Formula 1 rimane la cosa più bella della mia vita dopo la famiglia e quello che mi manca di più sono le persone che lavorano in Ferrari, anche se è impensabile che possa tornare - ha raccontato Montezemolo, premiato sul palco dal direttore di Tuttosport, Paolo De Paola -. Seguo ancora le corse con grande passione». E la cosa di cui si è pentito, ha domandato De Paola? «Fare il presidente della Juventus, è stata una grande sciocchezza». Come detto Montezemolo oggi ha un altro obiettivo per la testa, è il presidente del comitato promotore dei Giochi Olimpici di Roma 2024 e ieri sera, sorridendo, ha però sottolineato che non baratterebbe «nessuno dei 19 titoli vinti in Formula 1 per vincere la corsa ai Giochi, perché tutti hanno un posto importante nel mio cuore. Però riuscire a portare le Olimpiadi a Roma varrebbe come vincere 2 Mondiali di Formula 1». Già, ma la Ferrari potrà tornare presto a vincere? «Stanno seguendo un buon progetto. Nel 2016 ci vorrà un salto necessario per tornare al successo».

Montezemolo è stato anche "interrogato" sui temi scatenati lunedì da Marchionne. Più ferrarista Vettel o Alonso? «Non dimentico che Fernando sarebbe stato più ferrarista se nel 2010 gli avessimo fatto vincere il Mondiale: era molto più facile perdere che vincere. E poi anche nel 2012 perse il titolo all'ultima gara proprio con Vettel. Penso che Alonso vada capito per questi episodi. Detto questo - ha concluso - penso che Vettel abbia dimostrato di avere una grandissima capacità di lavorare per la squadra». E sul possibile ritorno dell'Alfa in Formula 1? «Ho sentito tanti annunci negli ultimi anni, sportivi e commerciali: da italiano lo spero, speriamo che oltre agli annunci seguano i fatti».

I premi principali
Innanzitutto i Caschi d’Oro iridati per la vittoria nel Mondiale Formula 1 piloti e costrutti, consegnati a Lewis Hamilton e alla Mercedes in occasione del GP di Abu Dhabi. Dopodiché, premi per la famiglia Sainz, Carlos senior (per i successi in carriera nel mondo del rally) e il figlio Carlos jr, baby debuttante nel 2015. Casco d’Oro iridato per Josè Maria Lopez, vincitore del Mondiale Wtcc; mentre i premi “nazionali” sono andati a Antonio Giovanazzi (“Oro” per il motorsport F3), Luca Ghiotto (“Argento” per il motorsport GP3) e Andrea Crugnola (“Bronzo” per i rally WRC3). Menzione per la Brembo di Alberto Bombassei per la tecnologia e per Sky Italia come “miglior tv Formula 1” . «Anche quest’anno abbiamo puntato a reinventare il racconto della Formula 1 in tv, grazie a tre elementi - ha spiegato il vicepresidente Jacques Raynaud -. La qualitá della telecronaca, l’innovazione tecnologica e la competenza dei nostri commentatori. Con l’obiettivo di trasmettere sempre più passione ai nostri abbonati».

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