Nuova Dacia Sandero Stepway: SUV e personalità

La nuova Dacia Sandero Stepway si presenta sul mercato con un look più moderno e aggressivo della versione precedente, con il compito di confermare il trend, già positivo, nel mercato Italiano.
Nuova Dacia Sandero Stepway: SUV e personalità

La nuova versione della Dacia Sandero, sbarcata sul mercato a inizio 2017, rappresenta un ulteriore passo in avanti della casa madre per la conquista di un mercato che mostra un continuo crescente gradimento verso i modelli del gruppo. 

Il restyling, arrivato a sei anni dall’uscita della versione precedente ha ritoccato sensibilmente la Stepway, versione Crossover di Sandero, aumentandone la personalità e rendendola più gradevole. Non più un’auto votata al risparmio e quindi alla semplicità, che faceva del basso prezzo di acquisto la principale leva di successo commerciale, ma un veicolo grintoso e giovane con un motore 900 a tre cilindri, per 90 CV di potenza ma soprattutto una coppia di 140 Nm, andato a sostituire il precedente 1.2 da 75 cavalli che limitava (troppo) le prestazioni della versione GPL.

IN PARCHEGGIO. Molto grintoso il frontale, arricchito dagli inserti cromati nella calandra e con i fari antinebbia ai margini del paraurti. Particolari gli specchietti retrovisori (regolabili elettricamente) grigi che staccano dal resto della carrozzeria, in questo caso “Blu azzurrite”, mentre originali e ben contestualizzati i quattro elementi quadrati rossi che vanno a costituire le luci di posizione, cui fanno riscontro i 4 LED inseriti verticalmente sulla parte esterna di ogni faro. Le barre longitudinali bi-colore (nero e cromato) poste sul tetto completano il look da Crossover dell’auto, reso leggermente meno moderno dall’uso di una antenna radio molto lunga, che potrebbe risultare poco pratica utilizzando un box da tetto.

La vettura, come tutti i crossover è alta e ha una comoda accessibilità, così come una buona abitabilità interna. Il sedile del pilota, regolabile anche in altezza, consente di guidare comodamente anche a chi è più alto della media. Comoda anche la seduta posteriore, con tre posti utili per i passeggeri.

La plancia a il cruscotto sono stati arricchiti con degli inserti color carbonio e le bocchette dell’aria, tonde, sono state impreziosite da cromature orizzontali che ne rendono l’aspetto più moderno. Il volante e il pomello del cambio sono in pelle e la plancia ospita un display di 7 pollici LG touch che gestisce navigatore satellitare, bluetooth, radio (entrambe regolabili con comandi al volante) e le prese Jack e USB. Le sellerie sono in tessuto 3D e ospitano il logo Dacia mentre la scritta Stepway compare sulle portiere anteriori, nella parte vicina ai parafanghi.

Molto intuitivi i comandi del cruise control e del limitatore di velocità che si attivano con un pulsante sul cruscotto e poi si regolano con i comandi al volante.  Un po’ nascosti a sinistra dello sterzo, nella parte di cruscotto vicina alla portiera, l’interruttore che attiva e disattiva la modalità eco e, più in basso, il comando che agisce direttamente (senza l’ausilio di motori e lettrici) nella regolazione dell’altezza dei fari. L’interruttore che inserisce o disinserisce la modalità “Start & Stop” è alloggiato al di sotto del freno a mano.

Tutti i comandi relativi alla circolazione dell’aria sono alloggiati nella plancia al di sotto del navigatore, assieme ai comandi per manovrare i finestrini posteriori e risultano poco manovrabili a causa dell’eccessivo affollamento. Particolarmente nascosti gli interruttori di accensione del climatizzatore, lo sbrinatore del lunotto posteriore e la leva che comanda il ricircolo dell’aria.

Il bagagliaio ha una capienza di 320 litri, che diventano 1200 reclinando lo schienale dei sedili posteriori e nella versione a GPL ospita il kit di gonfiaggio delle gomme, mentre l’alloggiamento della ruota di scorta nel sottobagagliaio è occupato dal serbatoio del GPL.

IN MARCIA. L’auto ha due modalità di guida: normale ed ECO, e garantisce, tra benzina e GPL circa 1.500 chilometri di autonomia nel ciclo misto (dati della casa). Il motore (come tutti i tre cilindri) non è silenziosissimo, ma nella modalità di guida normale è grintoso e reattivo tanto nei percorsi cittadini che nel misto, assicurando anche una buona accelerazione e una discreta ripresa per i sorpassi, mentre mostra di soffrire un pochino le salite lunghe e progressive.

La Sandero Stepway ha una buona manovrabilità, con un angolo di sterzata particolarmente stretto, che aiuta a disimpegnarsi al meglio in città, dove si apprezza molto anche l’altezza che tutela il fondo dell’auto dalle buche e i dossi.

Sensibile la rumorosità dell’auto durante la marcia, dovuta, motore a parte, anche a una ridotta insonorizzazione dell’abitacolo che non filtra i rumori provenienti dall’esterno e che si rivela particolarmente fastidiosa unita alla rumorosità del motore, al rotolamento delle gomme e al rumore della resistenza all’aria.  

Per quel che riguarda il cambio della versione a 5 marce, sebbene la leva sia lunga, l’inserimento risulta preciso e morbido, dote che si apprezza molto nel traffico cittadino.

Nel complesso l’auto si fa apprezzare per la facilità di guida, il motore brillante, i consumi ridotti, il sistema di infotainment associato alla telecamera posteriore e la linea moderna dell’auto. Sicuramente ci sono delle piccole cose che possono essere migliorate come ad esempio l’aggiunta di una luce di cortesia per i passeggeri posteriori, o la messa a disposizione di uno spazio a destra della pedaliera, per poggiare il piede in posizione di riposo quando si guida utilizzando il cruise control o, ancora uno sportellino a coprire lo specchietto di cortesia inserito nel parasole del passeggero.

Piccolezze appunto, spigolature che non influiranno sul risultato commerciale della Sandero Stepway alla prova del mercato, in particolare italiano, ma più generalmente dell’area mediterranea, dove Dacia si presenta in rapida ascesa.

DACIA STEPWAY, SCHEDA TECNICA E LISTINO

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