Non se ne immagina il prezzo, ma se ne conosce appena che saranno 150 gli esemplari prodotti e già ampiamente riservati. Valkyrie sarà l'auto evento, il cerchio che Aston Martin vuole chiudere tra la sua tradizione inglese e un futuro figlio della quotazione in borsa, la necessità di sviluppare motori e trasmissioni senza più dipendere dal cordone ombelicale che la lega a Mercedes. Insomma Valkyrie può tutto, cominciando dal mostrarsi senza finora farsi capire, tranne che per il posizionamento del propulsore in posizione posteriore portante, come una monoposto di Formula 1.
Aston Martin però ora aggiunge benzina sul fuoco, diffondendo alcune caratteristiche che sanno di sfida. La Hypercar attesa entro la fine del 2019 e progettata in collaborazione col team Red Bull adotterà un powertrain ibrido basato su un propulsore V12 aspirato sviluppato dalla Cosworth, nome leggendario in Formula 1 così come nei Rally. Il punto però sta nelle caratteristiche di questa unità, squisitamente da gara non solo nella potenza di 1.014 cv, accompagnata da 740 Nm di coppia, ma soprattutto nella capacità di raggiungerla a 10.000 giri, con un picco di 11.100. Una quota ormai astronomica che per Aston Martin è una dichiarazione di guerra. Valkyrie deve rappresentare l'espressione più alta del motore a combustione interna: 156 cv per litro bastano?