Mitsubishi D:5 Delica, il Bulli Made in Japan

Look da crossover, raffinata trazione integrale e spazio a volontà. Il marchio dei tre diamanti rilancia la formula che ha creato la leggenda del van Volkswagen anni sessanta
Mitsubishi D:5 Delica, il Bulli Made in Japan

C'era una volta il Bulli, tecnicamente battezzato Volkswagen T1, ma in ogni caso scenografia mobile degli anni '60 fino a Woodstock. Il marchio tedesco sa bene cosa significhi quel tipo di fascino e di libertà all'aria aperta e non fa mistero di averne messo in conto una versione elettrica in vendita entro due anni, l'ID Buzz. Ma altrove, perché aspettare?

Mitsubishi, dopo aver presentato il suo van D:5 Delica a fine novembre fa il passo giusto e regala ad una vettura razionale e senza sogni una versione che piacerà in Giappone come piacerebbe nel resto del mondo. Vedremo la sua edizione Crossover al prossimo Tokyo Auto Salon in gennaio e la riconosceremo bene per quella contaminazione ben riuscita tra monovolume e Suv: fasce paracolpi sulla fiancate, un frontale ridisegnato con protezioni supplementari e due linee di Led addizionali che fanno carattere insieme a molti altri dettagli che evocano avventura. Piace però anche la sostanza, perché oltre che su sospensioni effettivamente rinforzate e rialzate può contare su un sofisticato sistema di trazione integrale con tanto di blocco del differenziale centrale, in modo da poter affrontare anche percorsi mediamente impegnativi in fuoristrada. Quanto al motore, è un 2.2-litri turbodiesel con 170 cv di potenza e 392 Nm di coppia abbinato ad un cambio automatico ad otto marce. Un futuro come auto di serie è praticamente assicurato. E il passato ha sicuramente aiutato.

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