UE: via ai test su strada ma con emissioni più alte

Approvato l’aggiornamento del limiti delle emissioni: protesta degli ambientalisti
UE: via ai test su strada ma con emissioni più alte© EPA

Rivoluzione emissioni, gli ambientalisti protestano, le Case costruttrici festeggiano. Il parlamento Europeo ieri ha approvato l’aggiornamento dei limiti delle emissioni per i veicoli proposto dalla Commissione europea a ottobre scorso aggirando il veto della Commissione Ambiente (è mancata la maggioranza qualificata per l’approvazione).

NUOVI TEST - A settembre 2017 arriveranno i nuovi test su strada per misurare l’inquinamento atmosferico in condizioni reali (aboliti quelli in laboratorio) ma le soglie saranno molto meno severe per i diesel Euro 6. Due gli step: entro settembre 2017, i costruttori potranno superare per i nuovi prototipi diesel del 110% il tetto degli 80 milligrammi di NOx. Limite che comunque dall’1 settembre 2019 varrà per tutti i modelli di auto. Invece, entro l’1 gennaio 2020 il tetto di sforamento scenderà a massimo al 50% per i nuovi prototipi e l’anno dopo per tutti i nuovi modelli.

LE REAZIONI - La normativa completa il pacchetto sulla revisione del sistema delle omologazioni e delle motorizzazioni presentato una settimana fa dalla Commissione Ue. Le commissioni ambiente e affari giuridici avevano bocciato la nuova normativa ma l’emendamento non è passato (323 contrari, 317 a favore, 61 astensioni). Le reazioni? Contrastanti,, molto contrastanti. Si va dalla soddisfazione dei produttori auto dell’Acea (l’Associazione dei Costruttori), che apprezzano la decisione per aver fatto “chiarezza”, alla valanga di critiche dai Verdi europei che parlano di voto “assolutamente vergognoso” e dai consumatori del Beuc che chiedono di “smettere di respirare gli ulteriori interessi della lobby auto” danno la dimensione del contrasto dopo i danni procurati dal Dieselgate.

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