DS5, al volante della jewel car francese

Abbiamo provato la nuova berlina francese, una compatta premium che stupisce per eleganza e dotazioni.
DS5, al volante della jewel car francese

La nuova DS5, fin dalla sua presentazione, si è posta come un progetto ambizioso. Non una semplice berlina premium, ma una jewel car, un concentrato di eleganza e design in grado, secondo gli uomini dell'ormai autonomo marchio del Gruppo PSA, di proiettare l'automobilista in un contesto di esclusività da “haute couture” parigina.

Abbiamo avuto l'opportunità di guidarla per qualche giorno: ciò che balza subito all'occhio sono i dettagli più che l'insieme. Sottoposta a restyling la nuova DS5 è nettamente più ricercata rispetto alla versione precedente: sotto la muscolosa silhouette impreziosita da profili cromati, doppio scarico integrato e gli immancabili fari LED, si nasconde un abitacolo lussuoso e soffuso da un'atmosfera intima, ricercata. Pelle e alluminio, la fanno da padroni: accomodandosi al posto di guida si ha la sensazione di essere un pilota d'aereo: il tetto cockpit con comandi posti sul sottotetto fa molto asso dei cieli e il tetto panoramico tripartito con tendine indipendenti è un'adorabile chiccheria.

Lo spazio per i passeggeri posteriori, non è molto: ma DS5 non è un'ammiraglia, bensì una compatta da 4,5 metri di lunghezza. In compenso il bagagliaio, con i suoi 470 litri, è quasi da segmento superiore. La versione della prova è equipaggiata con motore diesel 2.0 da 180 cavalli in abbinamento all'allestimento top di gamma Sport Chic, comprensivo di cerchi diamantati da 18, accensione keyless, sensori di parcheggio, navigatore, Bluetooth e molto altro ancora visualizzabile e comandabile su display touchscreen da 7 pollici. Totale 41.450 euro, quasi 10 mila in più della entry level con motore diesel da 120 cv e mille in meno della non plus ultra di famiglia con propulsione ibrida da 200 cv abbinata alla trazione integrale. 

La guida è sicuramente piacevole e la DS5 si propone come una raffinata compagna di viaggio, ma non è una sportiva e i 180 cavalli non devono trarre in inganno: il modello pesa 16 quintali e la potenza del motore serve tutta. Lo scatto è buono ma non bruciante: il marchio dichiara da 0 a 100 in 9,9 secondi con una velocità massima di 220 km/h. Di tutto rispetto, ma sicuramente le doti per cui entusiasma non riguardano le prestazioni. Una berlina confortevole tanto in città, grazie all'assetto morbido, quanto per i lunghi viaggi ma che non nasce per divertirsi tra i tornanti. 

In conclusione la DS5, ultima erede dell'icona DS di 60 anni fa, merita il massimo dei voti per l'abitacolo, la cura dei dettagli e il design. Eccellente il confort in autostrada, grazie alla conformazione dell'abitacolo, all'assetto e all'insonorizzazione: non soddisfa però gli amanti delle emozioni forti e chi cerca, oltre alla bellezza, anche la grinta.

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