Ford Focus RS: la principessa azzurra è cattiva

L’ovale Blu rilancia la compatta sportiva con il motore 2.3 da 320 cv della Mustang
Ford Focus RS: la principessa azzurra è cattiva

La storia ritorna, si ripete, perche? la cultura e la tradizione non sono benefit volatili: quando Ford accelera o inventa l’auto, come ai tempi della Model T, oppure crea nuovi punti di riferimento. Lo sport è stato sempre nel Dna dell’Ovale Blu e dopo anni di stand by, almeno in Europa, da Deaborn è arrivato l’input: spingere sul gas. E così Ford torna in pista in tutti i sensi, in maniera globale. Prodotto e sport, competizione, trazione integrale e Performance, come il programma che prevede 12 modelli fino al 2020.

FAMIGLIA - Da una parte la fantastica Ford GT, la supercar da 600 cv grazie al V6 3.5 bi- turbo che tornerà a LeMans nelle GTE a 50 anni dal primo successo del 1966. Dall’altra l’incredibile e fascinosa Ford Mustang con il suo 4 cilindri turbo 2.3 EcoBoost da 320 cv. In mezzo, questo nuovo gioiello americano la Ford Focus RS, 30° modello della casa con la prestigiosa sigla, erede dell’ultima Escort RS degli anni ‘90, un’icona dei rally che dalla Mustang eredita proprio il motore. Ma Ford Focus RS sembra davvero destinata a riscrivere la storia delle compatte sportive. E’ la prima dell’Ovale Blu con la trazione integrale, un’inversione di tendenza importante visto che nel 2016 saranno 8 i modelli in gamma ad averla contro i 3 del 2012. E come spiegava Domenico Chianese, presidente e a.d. di Ford Italia, a Valencia in occasione della presentazione internazionale: «La Focus RS rappresenta una pietra miliare del nuovo corso di Ford in Europa. Perché interpreta in maniera completa e spettacolare due dei quattro pilastri che definiscono il nuovo corso. Le prestazioni e la trazione integrale. Gli altri sono i Suv e loro famiglia completa EcoSport, Kuga e Edge e il brand di lusso Vignale».

SPETTACOLO - Già prestazioni e trazione integrale. Iniziamo dalle prime, non senza aver descritto l’aspetto di questo mostro di aggressività con gruppi ottici da aliena, prese d’aria più ampie, spoiler posteriore per ridurre al massimo la portanza e doppi scarichi da tuning esagerato. Sulla carta i numeri parlano chiaro: resistenza aerodinamica ridotta del 9%, scocca irrigidita del 23%, 350 cv a 6.000 giri, 440 m di coppia a fino a 4.500 giri, 266 km/h di velocita? massima, fino a 100 km/h in 4”7. Ma le cifre non rendono l’idea dell’emozione che sa regalare questa Ford Focus sulla pista. Non una pista qualsiasi, ma quella di Valencia, a due mesi dal vergognoso epilogo del Mondiale MotoGP. Pensieri che passano per la testa mentre inizi a macinare giri e chilometri a velocità crescente e capisci che quei numeri corrispondono a realtà. La macchina risponde alla perfezione, ti fa sentire sicuro e tranquillo nell’ingresso in curva con i freni Brembo (colorati di blu) e soprattutto in uscita e in riaccellerazione. E qui passiamo alla perfetta trazione integrale di Ford: due differenziali, più un sistema di ripartizione attiva della coppia per l’asse posteriore che sfrutta due frizioni autonome pronte a reagire in 60 millesecondi. Fino al 70% della trazione può andare sul retrotreno e di questa il 100% ad una sola delle due ruote. Aggiungeteci le gomme Michelin su misura, il cambio manuale a 6 marce e la gestione elettronica con quattro modalità di guida - Normal, Sport, Track e Drift - e capirete che parliamo di un autentico gioiello. Che abbiamo avuto di provare anche in versione drift affinata dai lunghi test effettuati dal mito Ken Block. L’ultima fatica dopo aver superato migliaia di chilometri di prove in condizioni estreme tra Arizona, Colorado, Svezia Artica, Australia fino a Nardò e Nurburgring.
Se non dovesse bastare, almeno per incuriosirvi, tenete conto che all’interno spiccano i sedili sportivi Recaro in tre versioni, comodissimi e l’infotainment Sync2 con display da 7” comprensivo di navigatore. I prezzi? Da 39.500 euro. Attenzione, Ford è tornata in pista!

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