Suzuki Ignis, il piccolo SUV che sa piacere

Compatta, maneggevole, c’è anche a trazione integrale. In più una versione ibrida dai consumi molto contenuti
Suzuki Ignis, il piccolo SUV che sa piacere

(FIUGGI) - Settemila auto per un segmento di mercato ancora da scoprire, una bella ambizione. La Suzuki, forte di grande esperienza nel settore della trazione integrale, propone un Suv di segmento A: la Ignis. Piccola, accogliente e maneggevole ha un bagagliaio da 260 sino a 360 litri che ricorda quello di una vettura di segmento B. In più, i sedili posteriori sono indipendenti e possono scorrere di 16 centimetri, fatto che permette di aumentare lo spazio. Di certo è un’auto che si destreggia bene nel traffico: è lunga solo 370 cm, è alta 159 cm (e l’altezza da terra è di 18 cm). Progettata e costruita in Giappone (almeno gli esemplari per il nostro mercato) si propone l’obiettivo di arrivare, appunto, a quota 7 mila vetture vendute. Esternamente, è stata pensata per avere un design forte, che la caratterizzi al primo sguardo, con dettagli che richiamano la storia del marchio.

Internamente ha un design curato, dal tono minimalista e dall’aura hi-tech, realizzato con plastiche rigide che si possono avere in combinazioni cromatiche. Spicca un ampio touch screen in grado di dialogare con lo smartphone. E’ proposta negli allestimenti iCool, iTop e iAdventure (con un marcato aspetto fuoristradistico, grazie a protezioni sottoscocca e “cross bumper” laterali) e i prezzi vanno da 14.050 euro a 19.000 (fino a gennaio c’è uno sconto di 2.100 euro). Le dotazioni sono complete, perché già le versioni entry level hanno il sistema d’infotainment che interagisce con lo smartphone, il climatizzatore, i cerchi di lega e i sedili anteriori riscaldabili.

Salendo di livello si possono avere i fari completamente a Led, il cruise control, il navigatore e i sistemi di aiuto alla guida (che migliorano la sicurezza) come la frenata d’emergenza, l’avviso di deviazione dalla corsia di marcia e il rivelatore di stanchezza del guidatore. Il motore è uno solo, a benzina di 1.2 cc di cilindrata e iniezione diretta, abbinabile sia al cambio manuale a cinque marce sia a un robotizzato (anch’esso a 5 marce). Si può avere a due ruote motrici (sull’anteriore) oppure a trazione integrale automatica (la coppia viene ripartita dall’elettronica). La novità maggiore è rappresentata dall’ibrido, un sistema compatto e leggero (si chiama SHVS, ovvero Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) che integra un generatore, un motore elettrico e un pacco batterie agli ioni di litio. Il suo compito è di ridurre i consumi, serve in fase di accelerazione e ripresa.

Nella prova su strada emerge la personalità dell’auto, piacciono la posizione di guida alta che permette un’ottima visibilità e il comfort generale. I consumi (verificati sull’ibrido) sono contenuti (5 litri per 100 km nel ciclo combinato, emissioni 97 g/km di Co2), anche se qualche volta - guidando su un percorso collinare a volte impegnativo - ci si attenderebbe un po’ più di coppia in basso. In definitiva, un modello che nasce con l’idea di essere “trendy” e l’ambizione di piacere a una platea raffinata.

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