Nissan GT-R, la prova: ha le tedesche nel mirino

La GT-R è un perfetto compromesso tra una supercar estrema, bassa e poco versatile, e una classica gran turismo con una valanga di cavalli. Foto Alessio Vissani
Nissan GT-R, la prova: ha le tedesche nel mirino

MAGIONE - Ama essere chiamata “Porsche Killer” e dopo averla guidata è difficile dare torto a chi lo pensa (qui la nostra prova della Porsche 911 Turbo). La Nissan ha cercato di spiegare al mondo intero che la GT-R è una supercar in grado di abbattere qualsiasi record, sia nei circuiti stradali, tipo il vecchio Nurburgring, sia nelle piste moderne. Gli strabilianti tempi sul giro della sei cilindri giapponese sono diventati motivo di vanto per gli ingegneri. Anno dopo anno, sono migliorate le prestazioni e, anche per merito di una storia gloriosa, iniziata nel lontano 1969, GT-R è diventato un brand nel brand. Oggi la GT-R è… la GT-R.  

ADATTA A TUTTO - La GT-R è un perfetto compromesso tra una supercar estrema, bassa e poco versatile, e una classica gran turismo con una valanga di cavalli. Con questa Nissan si può fare di tutto: la spesa al supermercato insieme alla famiglia, una gita di buon passo ma senza esagerare, una giornata in circuito insieme alle vetture da corsa e persino una gara di drift! Per ogni problema la GT-R ha una soluzione. Bisogna caricare le casse d’acqua? Il bagagliaio è enorme. La strada è sconnessa e umida? Attraverso l’elettronica è possibile rendere la risposta al gas più progressiva e ammorbidire la taratura degli ammortizzatori. I tempi sul giro non accennano a scendere? Si può chiedere all’elettronica di sfruttare tutti i 570 CV a disposizione, 20 in più della precedente versione.

ADRENALINA PURA - 570 CV a 6800 giri/’, erogati da un V6 di 3,8 litri sovralimentato tramite due turbocompressori, uno per ogni bancata. Stiamo parlando di una potenza che, fino a un po’ di anni fa, solo i piloti potevano gestire, sulle vetture da gara. Oggi tutta questa abbondanza è alla portata di molti e non fa paura. Già, perché la GT-R è facile da gestire. Non è leggera ma è molto bilanciata e, fatto importante, ha delle reazioni progressive, che consentono di avvicinare l’elevato limite della vettura. Acquistare una supercar da 570 CV e permettere all’elettronica di ridurre la potenza… Perché? Certo, la Nissan ha messo a punto un sistema in grado di perdonare molti errori di guida ma per godersi al massimo la GT-R, bisogna disinserire il controllo di trazione. E che lo spettacolo abbia inizio!

MOTORE PAZZESCO - Il V6 giapponese è una meraviglia. È goduria allo stato puro. La risposta al gas e diretta ma non brusca, il turbo lag è ridottissimo e ai bassi e medi regimi sembra di essere alla guida di un propulsore aspirato. Quando si spalanca l’acceleratore, le turbine iniziano a fischiare, il sound di aspirazione è un capolavoro musicale e la spinta è impressionante. Anche in quinta o in sesta, la GT-R ha una ripresa incredibile e la sensazione di accelerezione percepita è elevatissima.

IL DRIFTING PERFETTO

CAMBIO FULMINEO - Ogni volta che si affonda il gas, è impossibile non sorridere, mentre, in un attimo, il tachimetro è già a quota 250 km/h! L’allungo è la caratterista che piace di più, soprattutto considerando il fatto che stiamo parlando di un’unità turbocompressa. Il cambio semi automatico asseconda ogni richiesta, l'unico neo, gli innesti troppo bruschi delle marce in scalata, che con i rapporti più corti, in staccata, quando il freno motore è elevato, innescano una leggera perdita delle ruote motrici posteriori.

INCOLLATA AL TERRENO - La GT-R è incollata all’asfalto e il merito è dei pneumatici di generose dimensioni e della trazione integrale. L’assetto è da GT: molle abbastanza morbide, ammortizzatori regolabili, un filo rigidi quando si sceglie l’impostazione più sportiva. Il risultato è una vettura molto precisa nelle curve medio lente; nelle curve veloci e quando il retrotreno perde aderenza, invece, bisogna guidare con maggiore attenzione, perché il rollio genera qualche ondeggiamento. Nel complesso, però, la scelta fatta da ingegneri e collaudatori è condivisibile, perché il limite della GT-R è comunque alto ma molti riusciranno a raggiungerlo.

FRENATA PERFETTA - La taratura dell’impianto frenante è ben accordata col le scelte fatte a livello di assetto. Così, quando si azionano i freni, la risposta non è aggressiva ma progressiva e la vettura ha sempre il tempo di trovare il corretto equilibrio senza mettere in condizione il pilota di dovere effettuare delle correzioni. In sostanza, la GT-R ama essere guidata in maniera fluida, cercando la tenuta laterale con manovre progressive. Così facendo la supercar giapponese si trasforma in un parco giochi. È possibile raggiungere immediatamente il punto di corda, sfruttando i 570 CV per “driftare” da centro curva in avanti, ma è anche possibile “disegnare” traiettorie rotonde, possibilmente “accarezzando” lo sterzo, senza “violentarlo”.

COMFORT DA FAMIGLIA - Purtroppo arriva il momento di uscire dal circuito - nella fattispecie l'Autodromo dell'Umbria -  e ad attendervi, nel paddock, troverete moglie e figli. Niente paura, nelle GT-R c’è spazio anche per loro e per i loro giocattoli. Inoltre, quando tornerete a casa, utilizzando le tarature stradali dell’elettronica, nessuno vi chiederà qualcosa in più in termini di comfort. È una delle tante magie di cui è capace la GT-R, che non per questo non è emozionante, anzi, resta una delle vetture più “fun” e versatili del momento.

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