Jaguar XE, la prova - il ruggito più elegante

Abbiamo provato la la 2.0 turbodiesel da 180 CV con le quattro ruote motrici, una delle versioni più interessanti della gamma.
Jaguar XE, la prova - il ruggito più elegante

TORINO - Se si esclude la super-sportiva F-Type, la Jaguar XE è stato il primo modello “di massa” della rinascita Jaguar. Costruita su una inedita piattaforma modulare in alluminio, ha portato al debutto anche la nuova famiglia di motori diesel Ingenium. La gamma è completata dai propulsori a benzina, 4 e 6 cilindri, con potenze comprese tra i 200 e i 380 CV. La trazione può essere posteriore o integrale, nel secondo caso accoppiata solo al cambio automatico a 8 marce mentre nel primo si può optare anche per il manuale a 6 marce. Noi abbiamo provato la 2.0 turbodiesel da 180 CV con le quattro ruote motrici.

SCHEDA TECNICA E PREZZI

DEFINIZIONE - Per chi ha meno di quaranta anni inquadrare le Jaguar non è proprio semplice. Viene facile pensare a Diabolik o a due tre modelli famosi del passato remoto, ma poi a partire dagli anni Ottanta e Novanta si apre una specie di zona grigia, rischiarata solo da una supercar mitica come la XJ220 e poco altro. Di certo, poi, la mediocre gestione Ford non è stata d'aiuto, anzi ha affossato definitivamente l'immagine della Jaguar. Meno male che poi sono arrivati gli indiani di Tata, con soldi da investire ma soprattutto idee ben chiare cosicché oggi si può tranquillamente dire che il Giaguaro è tornato a ruggire e più forte che mai.

TEDESCHE - Se si prendono in considerazione le solite tedesche, in effetti, non viene in mente alcun motivo per ritenerle superiori alla XE della nostra prova, anzi, dopo che si è scesi ci si inizia a domandare se non sia il contrario. Già dal punto di vista stilistico, infatti, la Jaguar si distingue e si staglia in un panorama fatto di similitudini.Quanto alla tecnica, invece, a Coventry non temono confronti mentre la guidabilità è sinceramente sportiva, una scelta che differenzia la XE dalle concorrenti made in Germany e la accomuna a un'altra berlina frutto di una rinascita, che si chiama Alfa Romeo Giulia.

GUIDA - La Jaguar ha un ottimo sterzo, molto sensibile e diretto, una posizione di guida bassa che configura le giuste angolazioni e un assetto che sa trovare il miglior compromesso tra il comfort che si conviene a una nobile britannica e la sportività che il Giaguaro sulla calandra impone. Ma, anche se con la trazione integrale si può osare davvero tanto, la guida non è tutto, soprattutto in un segmento che trova molto del suo senso negli acquisti aziendali. E in questo caso a spiccare sono i motori parsimoniosi, gli equipaggiamenti completi, una alta qualità della vita a bordo e comunque lo stile distintivo. Anche a livello di infotainment la XE non ha nulla da invidiare alle altre: il sistema è molto pragmatico e intuitivo, sicuramente non molto spettacolare ma dotato di tutte le funzioni che ci si aspetta da una berlina premium. 

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