Land Rover Discovery First Edition, lusso per ogni terreno: la prova

Al volante della quinta generazione di sport utility in versione top di gamma: imponente nelle forme, lussuoso negli interni ma pronto ad affrontare ogni sfida
Land Rover Discovery First Edition: foto

ROMA – La prima Land Rover Discovery uscì nel 1989, quando le parole sport utility non si erano mai sentite. Perlomeno in Italia. Dove si parlava di fuoristrada, parecchio di moda all’epoca. E la prima generazione era un fuoristrada vero, capace di affrontare il Camel Trophy quanto i passi alpini. Portando però nel proprio Dna i primi geni di comfort e praticità che la rendevano adatta anche alla vita quotidiana. Quasi tre decenni sono trascorsi e Discovery è arrivata alla quinta generazione e pur non rinnegando la propria vocazione off-road, amplifica come non mai l’espressione di premium made in England.

Specialmente nella versione First Edition, apice della gamma in vendita a 85.900 euro. Cifra ben distante dai 52.700 euro della versione d’accesso 2.0 TD4 S, tanto da sconfinare in zona Range Rover Sport.

Somma non banale che tuttavia dà accesso non solo a un comfort da prima classe ma anche a tutta serie di sistemi e accessori di ultimissima generazione.

Lunga 4,97 metri, alta 1,96 e larga 2, Discovery è una macchina a dir poco imponente, tuttavia né goffa né esteticamente pesante. Merito della linea di cintura alta, dei fianchi possenti del tetto sospeso nella parte posteriore, degli esagerati cerchi da 22” e delle firme luminose dei gruppi ottici Led. Tanti muscoli ma armoniosi.

L’abitacolo, grazie all’abbondante uso di pellame pregiato Windsor in contrasto coi dettagli in metallo satinato, crea un’atmosfera da raffinato salotto british (con tanto di frigorifero), dove non mancano elementi contemporanei. A partire dal display touchscreen da 10” posto a centro plancia, porta d’accesso a una imponente serie di servizi. Tra i più scenografici troviamo il sistema di refrigerazione dei sedili a regolazione elettronica o l’abbattimento automatico di quelli delle due file posteriori. I posti infatti sono sette (veri) e i sedili dietro posso essere alzati e abbassati schiacciando un tasto; veramente comodo per creare in pochi secondi uno spazio di carico dal volume di ben 2000 litri, accessibile aprendo il portellone posteriore premendo il tasto sulla chiave o quello posto all’interno dell’abitacolo.

Da qui si intuisce quanto nuova Discovery sia stata progettata per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più urbana, senza mai perdere contatto con le proprie origini: è una macchina da vivere e adatta a portare ovunque grandi carichi. Basti pensare che la capacità massima di traino è di 3,5 tonnellate.

Il merito è del motore 3.0 TD6, turbodiesel 6 cilindri da 240 cv e ben 600 Nm di coppia già a 1750 giri/m. Numeri che consentono uno scatto 0-100 km/h in 8”1 e una velocità massima di 209 km/h. Non male, considerando il peso di 2230 kg. Il motore è abbinato di serie alla trazione integrale permanente e al cambio automatico 8 rapporti; quest’ultimo, come su tutte le vetture Jaguar-Land Rover, non è manovrabile attraverso la classica leva, bensì con una manopola a scomparsa posta sul tunnel centrale. Dove si trovano anche i comandi per selezionare la modalità di guida più adatta al terreno, dalla sabbia, alla neve, affrontando anche guadi fino a 90 cm di profondità.

Comunque sia, Discovery si trova a proprio agio anche sull’asfalto: l’auto è maneggevole nonostante la mole, con un diametro di sterzata di 12,3 metri. Non certo quello di una citycar ma comunque ridotto vista la lunghezza. Lo sterzo è morbido ma comunicativo e la posizione di guida molto elevata garantisce una bella vista sui tetti delle altre auto. L’abitacolo, inoltre, è ben insonorizzato e tiene fuori i rumori del traffico, consentendo di apprezzare il sound del sistema Meridian con 16 diffusori. Se le dimensioni non sono da utilitaria, ovvio non lo siano nemmeno i consumi: in città non è facile percorrere più di 10 km con un litro.

Nell’extraurbano si apprezza la potenza del motore, ben affiatato col cambio automatico, che consente una guida brillante; trattandosi comunque di un Suv dalle proporzioni importanti si percepiscono un minimo beccheggio e rollio.

Complessivamente Land Rover Discovery First Edition è un riuscito connubio di lusso e praticità, capace di soddisfare le esigenze di una grande famiglia quanto quelle degli amanti della vita all’aria aperta e dello sport. E proprio per questi ultimi è stato pensato l’activity key, la chiave braccialetto impermeabile da portare con sé anche quando si praticano sport estremi.

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