Suzuki Swift 1.0 BoosterJet Hybrid S: la prova su strada

Al volante della top di gamma Swift con sistema ibrido "leggero" da 112 cavalli: beve poco e si guida bene. Ma gli interni sono forse fin troppo sobri
Suzuki Swift 1.0 BoosterJet Hybrid S: la prova su strada

ROMA – A questo punto aumenta la curiosità di mettere le mani sulla debuttante Swift Sport. Perché se la compatta giapponese è capace di divertire con solo 112 cavalli di potenza, dalla versione con 140 cv è lecito attendersi una piccola sportiva. 

Niente di strabiliante, sia chiaro, ma la settima trascorsa in compagnia della Swift 1.0 BoosterJet Hybrid S ha messo in mostra le indubbie qualità di un progetto ben fatto. Anche perché il piovoso antipasto nizzardo della scorsa primavera non aveva permesso di apprezzare tutte le doti della brillante compatta giapponese, in vendita con un listino che parte da 13.990 euro per la versione Easy con motore 1.2 DualJet.

La BoosterJet Hybrid S è la versione top di gamma ed è in vendita a partire 18.890 euro, prezzo destinato a salire fino a 19.190 euro se si sceglie la trazione integrale AllGrip. Lunga 3,84 metri e con un peso contenuto entro la tonnellata, è equipaggiata col motore 3 cilindri 1.0 da 112 cv, che abbinato a un alternatore e al motorino di avviamento, formano il sistema ibrido leggero SHVS. Si tratta di un ibrido a tutti gli effetti, che usufruisce delle agevolazioni previste dalle normative nazionali e locali in fatto di bollo, pagamento soste e accesso alle Ztl. La parte elettrica supporta il motore a benzina in fase di accelerazione e ripresa, sfruttando l’energia prodotta in fase di frenata e accumulata in una batteria agli ioni di litio da 12 V, contribuendo a ridurre i consumi.  A onore del vero contenuti. Suzuki dichiara 20 km con un litro nel ciclo misto; al termine di una prova di quasi 500 km tra città, extraurbano e autostrada il computer di bordo segna 19 km/litro

Da vera top di gamma la BoosterJet Hybrid offre un equipaggiamento di serie molto completo: accensione keyless, telecamera posteriore, sistema di infotainment con touchscreen da 7” e navigatore. Tra i sistemi di assistenza alla guida troviamo il cruise control adattivo, mentre il pacchetto di sicurezza comprende i dispositivi “attentofrena”, “guidadritto”, “restasveglio” e “accompagnami”, ossia i vari lane departure warning che Suzuki ha deciso di italianizzare per semplificare la vita a chi non pratica gli inglesismi automobilistici. 

Gli interni rispecchiano la filosofia del marchio, da sempre improntata verso la sobrietà minimalista: c’è tutto ma senza fronzoli. L’abitacolo è ampio e il bagagliaio da 267 litri ha una capienza più che accettabile, tuttavia il dislivello tra soglia di carico e pianale rende non troppo agevole le operazioni di carico e scarico. 

Su strada nuova Swift mette in mostra le doti migliori: il telaio leggero, le sospensioni rigide e lo sterzo responsivo regalano l’illusione di essere al volante di una piccola sportiva e anche nel misto la suzukina non si scompone. Il motore 3 cilindri, abbinato al cambio manuale 5 rapporti, è vivace e poco rumoroso: lo scatto 0-100 km/h si copre in 10”6. Niente male. 
 

 

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