Toyota, nuovi progressi nella guida autonoma

Al CES di Las Vegas Toyota presenta la Platform 3.0 con nuovi sensori in grado di riconoscere anche gli oggetti più piccoli
Toyota, nuovi progressi nella guida autonoma

TORINO – La ricerca sulla guida autonoma procede di pari passo con l’elettrificazione, specialmente in Casa Toyota. Che al Ces di Las Vegas 2018, il salone della tecnologia più importante al mondo, presenta la nuova Platform 3.0 sviluppata dal Toyota Research Institute.

Basata sul telaio di una Lexus LS 600h L,  monta una gamma completa di sensori che la rendono, anticipano in Toyota, uno dei prototipi per la guida autonoma più avanzati del settore. Il sistema Luminar Lidar, con una portata di 200 metri, copre oggi l’intero perimetro a 360° della vettura, grazie a quattro sensori ad alta risoluzione, installati sui quattro lati e capaci di rilevare tutti gli oggetti presenti nell’ambiente esterno. Anche i più piccoli, inclusi i bambini e i detriti presenti sulla strada.

Un passo avanti è stato fatto non solo sul fronte dell’efficienza ma anche dell’estetica. I sensori Lidar che ad oggi equipaggiano le vetture test sono piuttosto ingombranti e gli ingegneri Toyota hanno lavorato per ridurre le dimensioni dei sensori e delle telecamere, nascondendoli all’interno della scocca.

La produzione dei veicoli test Platform 3.0 inizierà nella primavera prossima, basati sui modelli Lexus LS di serie. Parte delle nuove vetture verrà realizzata con il layout a doppi comandi che il TRI ha presentato la scorsa estate, una dotazione che consente di testare l’applicazione Guardian di guida autonoma sperimentando nella maniera più efficace possibile il trasferimento del controllo tra il test driver e il sistema autonomo, mantenendo comunque un guidatore di supporto in caso di necessità. Le vetture a comando singolo, come quella esposta al CES, sono invece utilizzate per testare l’applicazione Chauffeur, che rappresenta l’approccio del TRI all’automazione completa della guida.

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