Nuova Audi Q7: meno chili, più sprint

Prime immagini del rinnovato premium SUV di Ingolstadt, "dimagrito" di oltre 300 kg ed equipaggiato con potenti motori V6 3.0. E a breve arriverà anche l'ibrido da 1,7 litri per 100 km.
1995 chilogrammi: Audi ha messo a dieta il suo premium SUV Q7, che vedremo in anteprima mondiale il prossimo 12 gennaio all'edizione 2015 del NAIAS di Detroit. Qualche centimetro in meno di lunghezza (4 per la precisione) ma soprattutto tanti chili meno per avere molta agilità in più. La carrozzeria ha perso 71 kg, mentre il telaio ben 100, grazie al massiccio utilizzo di materiali leggeri come l'alluminio. Sforbiciando qua e là (solo le portiere sono state alleggerite di 24 kg) si è arrivati fino ai 325 kg: la massa alleggerita, abbinata ai potenti propulsori TDI e TFSI condente ora al Q7 di accelerare da 0 a 100 in soli 6.1 secondi, con un miglioramento di 3 decimi rispetto al più potente modello attuale. Con la differenza che sotto al cofano ci saranno dei propulsori 3.0 litri V6 e non un V8 4.2 come nel caso dell'attuale top di gamma. Inizialmente il nuovo modello sarà disponibile con il TDI V6 3.0 da 272 cv o con il TFSI (sempre 3.0 V6) da 333 cv ma già nel corso del prossimo anno dovrebbe arrivare anche la versione ibrida e-tron con trazione integrale Quattro che, promette la Casa, consumerà solo 1,7 litri di carburante per 100 km e sarà in grado di percorrere fino a 56 km in modalità elettrica. Ma a quanto pare i consumi sono ottimi anche per le versioni a gasolio e benzina: Audi dichiara solo 7,7 litri per il TFSI e addirittura 5,7 per il TDI, a fronte di emissioni ridotte a 149 g/km.

Inutile specificare che gli allestimenti di bordo promettono un lusso e una tecnologia più che all'altezza del nome Audi e di un modello che nella versione attuale parte da 58 mila euro. Internet, due tablet per i passeggeri posteriori che dialogano con il touchscreen anteriore, comandi vocali, head up display, impianto audio Bang & Olufsen da 23 diffusori e molto altro ancora. Non ancora comunicati i prezzi, ne sapremo di più a Detroit. 

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