Multe coi droni poliziotto sulle autostrade francesi

La polizia francese ha iniziato a sperimentare l'utilizzo di droni per sorvegliare le autostrade ed elevare sanzioni
Multe coi droni poliziotto sulle autostrade francesi

ROMA - Dopo un periodo di sperimentazione, da qualche mese sulle strade francesi non ci sono più solo i soliti autovelox a sorvegliare motociclisti e automobilisti incauti, ma è scesa in campo anche una squadra di implacabili droni. Formidabili alleati per le forze dell’ordine, gli occhi volanti sono entrati in servizio sul tratto autostradale della A10 nei pressi di Bordeaux, dove la CRS, la compagnia di sicurezza autostradale dell'Aquitania, già li utilizza per elevare sanzioni.

Piccoli apparecchi, con un diametro di circa 45 cm, i “droni poliziotto” sono programmati per volare ad un’altezza di sicurezza di circa 30 metri e sono gestiti da personale specializzato, incaricato di pattugliare i tratti più pericolosi a caccia di sorpassi fuorilegge o mancato rispetto delle distanza di sicurezza; ma in un futuro (piuttosto vicino) non è difficile ipotizzare anche altre applicazioni, come ad esempio il controllo della velocità.

Lo scopo di questo nuovo strumento, ci tengono a precisare dall’ufficio del prefetto della Nuova Aquitania, non vuole essere persecutorio nei confronti degli utenti della strada e non punta “a fare cassa”; piuttosto, a far passare il messaggio che i controlli possono avvenire ovunque e per qualsiasi tipo di infrazione, scoraggiando così i furbi dal tenere comportamenti scorretti. Insomma, nelle intenzioni degli amministratori, il drone vuole essere soprattutto un deterrente.

Uno strumento per il controllo delle strade, quindi, che potrebbe trovare presto una larghissima diffusione e non solo sui cieli d’Oltralpe; anche in considerazione della relativa economicità del sistema, molto meno costoso, ad esempio, dei famigerati elicotteri che “pattugliano” le strade spagnole a caccia di novelli Marc Marquez. Ad ogni modo, se vi state allarmando, per il momento potete stare tranquilli: l’attuale regolamentazione italiana prevede che ogni controllo stradale debba essere segnalato per bene con appositi cartelli, rendendo quindi inattuabile un'attività di questo tipo.

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