Jaguar J-Type, supercar ibrido-centrica

Jaguar lavora a un progetto di supersportiva a motore posteriore-centrale, V6 supportato da due generatori elettrici. Con l'addio alla F-Type, J-Type riporterebbe il marchio all'architettura della XJ220 di inizio anni Novanta
Jaguar J-Type, supercar ibrido-centrica

È una delle opere migliori di sir Ian Callum, una coupé tutta stile ed emozione. Capitolo Jaguar F-Type destinato, però, a chiudersi senza una diretta erede. Il marchio andrà a esplorare un’altra faccia della sportività, lo farà con il progetto Jaguar J-Type, nome rilanciato da Autoexpress e già brevettato dal Giaguaro.

Tra F e J non ci sarà alcuna continuità: di design, men che meno tecnica. La coupé sportiva, dal design perfetto, si guadagnerà un posto nel libro delle opere immortali. J-Type sarà altro, coltiverà l’ambizione di  sfidare modelli del calibro di Honda NSX , McLaren 570S, con un occhio attento a quel che farà Porsche partendo dalla Taycan berlina – della quale sappiamo già si partirà per sviluppare una coupé sportiva elettrica –.

Ma procediamo con ordine. Tempistiche, anzitutto. Jaguar J-Type potrebbe arrivare sul mercato nel 2022, ancora un orizzonte distante, sufficiente per accogliere innovazioni tecnologiche sul fronte delle batterie che non possono essere sottovalutate, leggi tecnologia a stato solido, dalle quali potrebbe attingere un’eventuale declinazione tutta elettrica della J-Type.

Il progetto di supersportiva Jaguar nasce ibrido, motore termico twin-turbo, un sei cilindri a V, da abbinare a due unità elettriche, poste su entrambi gli assi. La disposizione posteriore-centrale del motore termico è la più grande novità tecnica che introdurrà J-Type. È un radicale cambio di filosofia, di progettazione, di visione della sportività, se messo a confronto con F-Type.

Per trovare una Jaguar a motore posteriore-centrale, l’unica stradale nella storia della casa di Gaydon, si deve ripescare nella memoria, tornare agli anni Novanta e al progetto XJ220. Sviluppato in collaborazione con Tom Walkinshaw, diede seguito alla XJR-15 di Jaguar Sport, a sua volta ispirata alla Jaguar XJR-9 vincente a Le Mans nel 1988.

La configurazione ibrida - i rumours indicano una potenza di sistema di almeno 550 cavalli - beneficerebbe sul fronte elettrico del lavoro portato avanti da Jaguar in Formula E, reduce da una buona Stagione 4, affrontata con il proprio powertrain. Senza dimenticare il know-how maturato con il progetto I-Pace, primo suv elettrico premium di medie dimensioni a irrompere sul mercato.

L’idea di una supersportiva a motore posteriore-centrale era nei piani dell’ufficio stile Jaguar già prima che venisse dato l’ok alla F-Type per come l’abbiamo conosciuta in questi anni. Il via libera a un progetto molto più di nicchia e specializzato idealmente darebbe seguito alle proporzioni immaginate già nel 2010, con il concept Jaguar C-X75, ibrido realizzato mediante l'impiego di micro-turbine a benzina nelle vesti di range extender e supporto ai quattro motori elettrici posti sulle ruote. Proporzioni da vestire con stilemi differenti, più vicini ai tagli dinamici introdotti da I-Pace.

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