(ANSA) - ROMA, 05 DIC - ''Il mio Faust? Un giovane uomo con
fragilità e sofferenze tipiche di chi non ha raggiunto ancora la
maturità. È come Amleto: in fondo, quanti anni ha Amleto? È un
ragazzo''.
Così Damiano Michieletto rilegge La damnation de Faust,
'leggenda drammatica in 4 atti' come la definiva Berlioz, con
cui il Teatro dell'Opera di Roma apre la stagione lirica
2017-2018, al debutto il 12/12 con 5 repliche fino al 23 e la
prima ripresa da Rai Radio3 e Rai5.
Sul podio, il maestro Daniele Gatti, mentre Pavel Cernoch veste
i panni di Faust, Alex Esposito quelli di Mefistofele, Veronica
Simeoni è Marguerite e Goran Juric è Branden.
Un titolo che manca dal Costanzi da più di 60 anni, oggi
coproduzione con Regio di Torino e Palau de Les Arts Reina Sofia
di Valencia. ''Un'apertura - dice il sovrintendente Carlo
Fuortes - che è quasi un rischio per un Teatro d'opera, perché
La damnation è tutto tranne che un'opera romantica. Ma intorno
alla quale abbiamo costruito un progetto. E' un po' la bandiera
dell'intera stagione''
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