(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Sono stati oltre 500 nella stagione
2017/18 i casi di violenza nei confronti dei calciatori e il
razzismo è intanto diventato la principale tra le cause, con il
41%, prima della sconfitta o di un rendimento sportivo al di
sotto delle aspettative. E' quanto emerge dal report "Calciatori
sotto tiro" curato dall'Aic e volto a evidenziare i principali
casi di intimidazione e violenza nei confronti di calciatori,
professionisti e dilettanti. Dal report, giunto alla quinta
edizione e presentato, emerge che il nord è l'area più
pericolosa dove giocare, lo stadio è il luogo predominante delle
minacce e il calciatore viene colpito (nella maggior parte dei
casi da tifosi avversari) quando è solo (71% dei casi) perché è
più indifeso. Ma resta un 25% di attacchi dalle proprie
tifoserie. Da evidenziare che, rispetto al discorso razzismo,
nella stagione 2015/2016 questo rappresentava la causa del 21%
degli episodi, la sconfitta sfiorava invece il 60%.
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