(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Il 65% dei giovani romani è pronto a
rinunciare a contratti regolari e diritti dei lavoratori. Questo
perché per i nati negli anni '90, e ancora di più per i
millenials (i nati dopo il 2000), la crisi è lo scenario nel
quale sono cresciuti e la precarietà lavorativa non è solo un
argomento di discussione, ma un'esperienza concreta. Sono questi
i risultati della ricerca "Avere 20 anni, pensare al futuro"
realizzata da Acli di Roma e provincia e Cisl di Roma Capitale e
Rieti in collaborazione con l'Iref e presentati oggi presso
l'Aula magna del Rettorato della Sapienza Università di Roma
durante il convegno "Lavoro per i giovani: priorità delle
famiglie, futuro per il Paese". L'iniziativa è stata realizzata
in sinergia con il Centro per la Pastorale Familiare del
Vicariato di Roma nell'ambito della "Settimana della Famiglia"
del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio. Fa anche parte
della II edizione della "Ottobrata Solidale" promossa dal
Sistema Acli Roma.
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