(ANSA) - ROMA, 3 MAG - "Io posso forzare la mano facendo moral
suasion e chiedere più buonsenso: errare è umano, perseverare è
diabolico. Questo caso deve fare giurisprudenza e cambiare una
norma che non è giusta". Lo dice Giovanni Malagò, commentando la
squalifica del calciatore del Pescara Sulley Muntari per aver
lasciato il campo a seguito di cori razzisti arrivati dagli
spalti dello stadio di Cagliari. "La squalifica la giudico come
un classico caso all'italiana - ha chiarito il presidente del
Coni - di quelli da studiare all'Università per l'assurdità. Le
regole dicono che se un giocatore lascia il campo va
squalificato, poi c'è un'interpretazione di un giudice. Forse
quelle regole andrebbero cambiate perché se un giocatore ritiene
che l'arbitro non stia facendo il suo dovere nel fermare la
partita, ci manca solo che oltre il danno ci fosse anche la
beffa". Malagò preferisce non accostare il caso Muntari con
quello di Boateng, che lasciò il campo durante Pro Patria-Milan:
"Quella era un'amichevole, questa una gara di Serie A".
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