(ANSA) - ASTI, 22 MAG - Puntavano all'incasso della giornata
i banditi che, il 19 dicembre 2014, uccisero il tabaccaio
astigiano Manuel Bacco. A distanza di oltre tre anni i
Carabinieri hanno eseguito cinque misure cautelari nei confronti
di altrettante persone.
Omicidio, rapina, detenzione e porto illegale di armi le
accuse nei loro confronti. La vittima, intervenuta per difendere
la moglie strattonata, fu colpita al torace da alcuni colpi
d'arma da fuoco sparati a bruciapelo.
Le indagini sull'efferato omicidio del 37enne sono state
coordinate dal pm Laura Deodato. Secondo gli inquirenti, la
rapina al tabaccaio di corso Alba doveva essere la prima di una
lunga serie. Qualcosa andò storto, però, quando la moglie della
vittima venne strattonata dai banditi. Un gesto che causò la
reazione del tabaccaio, ucciso dai colpi di pistola esplosi dai
malviventi per impedirgli la reazione. Il delitto sconvolse
l'intera Asti, che proclamò il lutto cittadino in occasione dei
funerali di Manuel Bacco.
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