(ANSAmed) - SARAJEVO, 19 SET - Oltre mille uomini e donne dei
Balcani occidentali si sono uniti, dal 2012 al 2016, alle
organizzazioni terroristiche in Siria e in Iraq, e con essi 197
bambini. Secondo uno studio, duecento sono stati uccisi e
trecento sono già rientrati in patria, alcuni dei quali sono
eccezionalmente traumatizzati, pronti anche a radicalizzare
altre persone. Citato dal portale del quotidiano 'Oslobodjenje',
lo studio dal titolo "Il gioco dell'attesa: stime e risposte
alla minaccia del ritorno dei combattenti nei Balcani
occidentali", è stato commissionato dal Consiglio di
cooperazione regionale (Rcc) e presentato oggi nel corso di un
workshop a Sarajevo al quale hanno partecipato una cinquantina
di studenti di tutte le università bosniache, per discutere dei
primi segni di radicalizzazione nella comunità locale.
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