PyeongChang: riammessi dal Tas 28 atleti russi

Il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna ha esaminato il ricorso e dato ragione agli atleti in 28 casi su 39. Tra i riammessi ci sono anche il fondista Legkov e Tretiakov (skeleton)
PyeongChang: riammessi dal Tas 28 atleti russi© EPA

Mancano ancora otto giorni al via ufficiale delle XXIII Olimpiadi invernali, eppure l'edizione di PyeongChang vanta già il suo bel carico di problemi "extrasportivi". Nel caso dei problemi di geopolitica tra le due Coree, a dire il vero, in maniera quasi inattesa una soluzione è stata trovata (tanto che a PyeongChang la delegazione della Corea del Sud e quella della Corea del Nord sfileranno insieme durante la cerimonia inaugurale), le polemiche sono invece sempre al livello di guardia per quanto concerne il cosiddetto "caso Russia".

Prima le 111 esclusioni - Gli sviluppi sul doping di Stato praticato dai russi proprio nella scorsa edizione dei Giochi invernali, avevano infatti portato il Cio ad escludere la Russia da PyeongChang, consentendo solo la partecipazione a titolo individuale degli atleti considerati "puliti" dallo stesso Cio. nei giorni scorsi il Comitato Olimpico Internazionale aveva escluso per questo motivo ben 111 atleti russi, ma altri 39, già esclusi in precedenza, avevano presentato ricorso al Tas (tribunale arbitrale sportivo di Losanna).

Ora le 28 riammissioni - Ebbene, questa mattina il Tas ha accolto il ricorso di ventotto atleti russi (su 39) contro la squalifica da tutte le edizioni delle Olimpiadi, determinata dal Cio. I 28 atleti potranno riavere le eventuali medaglie vinte a Sochi e potranno regolarmente partecipare ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang. Per gli altri 11, invece, squalifica ridotta, ma niente Olimpiadi. Per altri tre atleti, di sicuro niente Olimpiadi e ricorso che verrà esaminato dopo l'appuntamento coreano. Il Tas ha ritenuto che in 28 casi, esaminati individualmente, "le prove raccolte sono risultate insufficienti per stabilire una violazione del regolamento antidoping".

Legkov e Tretiakov - Tra gli atleti riabilitati Alexander Legkov (sci di fondo) e Alexander Tretiakov (skeleton) che riavranno le medaglie d'oro vinte a Sochi e che in Corea, cosi' come gli altri 26, gareggeranno sotto lo status di neutrali. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha subito dichiarato: «Siamo molto felici per i nostri atleti che hanno vinto il loro ricorso e continueremo a sostenere gli altri in tribunale».

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