PyeongChang: Usa-Corea del Nord, prove di disgelo

L'aria dei Giochi sta portando una ventata di serenità anche nelle più alte sfere della politica internazionale: i funzionari Usa non escludono di poter incontrare i loro pari grado della Nord Corea
PyeongChang: Usa-Corea del Nord, prove di disgelo© PA

PYEONGCHANG - Un riavvicinamento tira l'altro: se quello che sembrava solo un sogno (far sfilare le due Coree sotto la stessa bandiera ai giochi di PyeongChang e vedere addirittura una squadra mista nell'hockey femminile) diventerà realtà tra pochissimi giorni, il miracolo della "tregua olimpica" potrebbe produrre qualcosa di altrettanto sorprendente anche in altre situazioni di politica internazionale che da troppo tempo volgevano al brutto.
LA PRESENZA DI KIM YONG.NAM - Intanto c'è da registrare che la Corea del Nord ha deciso di inviare, per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, il presidente Kim Yong-nam. Fatto di grande rilevanza, che permette alle due Coree un ulteriore riavvicinamento.
IL MESSAGGIO DEGLI USA - A questo vanno aggiunte le recenti dichiarazioni dei più alti funzionari Usa, forse il Paese che più di tutti, insieme alla Corea del Sud, i nord-coreani individuano come il "nemico". Ebbene, grazie all'effetto della "tregua olimpica" il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, o altri alti funzionari potrebbero incontrare i nordcoreani ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang. Lo hanno detto la notte scorsa lo stesso Pence e il segretario di Stato Rex Tillerson. Per ora si tratta di una semplice apertura: «Vedremo», ha detto il Segretario di Stato Tillerson rispondendo a una domanda sull'argomento, ma le possibilità che ciò avvenga sono in aumento. Insomma, al freddo che tutti i partecipanti agli ormai imminenti Giochi Olimpici dovrebbero avvertire sui campi di gara, dovrebbe fare da contraltare un clima molto meno rigido tra le diplomazie di tutto il mondo. Almeno questa è la speranza di tutti.

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