Goggia: «Voglio battere la Vonn in discesa»

Nel giorno della cerimonia inaugurale, la stella azzurra dello sci alpino dice con franchezza: «Per una medaglia metterei la firma, ma se potessi scegliere...». La bergamasca è meno fiduciosa, invece, per il gigante
Goggia: «Voglio battere la Vonn in discesa»© LaPresse

PYEONGCHANG - «Se uno mi dicesse che torno a casa con una medaglia, magari ci metterei la firma ma se potessi scegliere…». Non si nasconde Sofia Goggia: non è nel suo carattere. nel giorno in cui iniziano i Giochi di PyeongChang, la bergamasca, una delle carte migliori della spedizione azzurra, lancia la sfida a Lindsey Vonn per la discesa libera a cinque cerchi.
OBIETTIVO ORO - Come a dire che un piazzamento potrebbe anche andar bene, ma sente di avere il potenziale per puntare anche all'oro. Almeno in discesa libera. E come darle torto, visto che in Coppa del Mondo è leader della specialità e nelle ultime due discese, a Garmisch, ha ottenuto due secondi posti per pochi centesimi alle spalle di sua maestà Lindsey Vonn, che ora però vuole battere. «Parto tranquilla, vado a piccoli passi ma voglio battere la Vonn in discesa», dice senza mezzi termini. Anche perché quella tra lei e Lindsey è una rivalità diversa dal solito, come lei stessa ammette: «E' una rivalità sana, sportiva, che fa bene allo sport e al mondo dello sci, dove questi dualismi ci sono spesso. La nostra rivalità inizia al cancelletto di partenza e finisce al traguardo, per il resto ridiamo e scherziamo, ci rispettiamo, ci vogliamo bene e questo fa la differenza».
NEL GIGANTE DA OUTSIDER - Se in discesa (soprattutto)  e Supergigante si sente molto competitiva, diverso sembra il discorso per il gigante, che pure lo scorso anno le diede una medaglia iridata. «Su questa pista non ho mai gareggiato e arrivo da un periodo non dei migliori in questa disciplina - ammette la bergamasca - cercherò comunque di giocare la carta di outsider, anche se in questa stagione non sono mai stata al passo con le cinque più forti (tra cui c'è la Brignone, ndr)».
EVITARE LE GOGGIATE - E allora la concentrazione va tutta per quel 21 febbraio. Con una raccomandazione che fa a se stessa: «L'unica cosa che mi può fregare è me stessa, i miei autosabotaggi. Posso andare fortissimo o fare una 'goggiata' in partenza. Ma sono tranquilla». Speriamo, perché se non commette errori, su questa pista, sulla quale ha già vinto due volte un anno fa, può davvero esaudire il desiderio del presidente del Coni Malagò.

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