La gioia di Windisch: «Non riesco ancora a crederci»

Il biatleta azzurro, che ha regalato la prima medaglia all'Italia a PyeongChang, commenta quasi stupito la sua impresa: «PQuando ho sbagliato pensavo di aver perso tutto»
La gioia di Windisch: «Non riesco ancora a crederci»© Getty Images

PYEONHCHANG - Una medaglia di bronzo che vale come un oro. E' così che Dominik Windisch giudica la sua impresa nella 10 km sprint di biathlon maschile. Una prova maiuscola che ha regalato al'Italia il primo podio di questa XXIII edizione dei Giochi invernali e alla quale lui stesso sembrava non credere più. 
«NON CI CREDO» - «Ancora non ci credo, pensavo di aver perso la grande occasione - ha detto l'azzurro ai microfoni di Eurosport - Quando ho sbagliato l'ultimo tiro ho pensato: "Non è possibile, l'avevo visto bene". Non mi ricordo nemmeno se mi è scappato, ero convinto di prenderlo. E a quel punto ero certo di aver perso l'opportunità della vita. Ma siamo all'Olimpiade e se senti di essere in corsa per una medaglia dai davvero tutto, sei solo tu e l'adrenalina»
«RINGRAZIO MIO FRATELLO» - Poi un ringraziamento speciale: «Mio fratello Markus (anche lui con un passato da biatleta, ndr) mi ha aiutato tanto, lo ringrazio per questo. La mia speranza è che questa medaglia possa aiutare a dare maggiore popolarità al biathlon. Dalle nostre parti quando sei giovane o giochi a calcio o pratichi biathlon, ma nel nostro sport c'è meno gente e quindi più possibilità di emergere».
I COMPLIMENTI DELLA WIERER - A fine gara arrivano a Windisch anche i complimenti di Dorothea Wierer, che sabato non era riuscita a salire sul podio della prova femminile: «E' stato davvero bravo - ha detto la Wierer - meglio di così non poteva fare. Poi è chiaro che su questa pista serve anche un pizzico di fortuna al poligono, con il vento, ma Dominik ha fatto tutto bene». E allora la speranza è che il vento non sia troppo cattivo con i nostri tiratori, perché dalle prime due gare si è capito che l’Italia ha il potenziale per continuare a far bene qui a PyeongChang.

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