Vonn: «Ferita dalle accuse di essere anti-Usa»

La campionessa statunitense, che aveva detto di essere in Corea per il suo Paese e non per Trump, si sfoga: «Sono fierissima di essere qui a rappresentare gli Stati Uniti»
Vonn: «Ferita dalle accuse di essere anti-Usa»© Getty Images

PYEONGCHANG - Lindsey Vonn è uno di quei personaggi destinati comunque a far parlare di sè. Di solito lo fa per i suoi straordinari risultati (è già adesso la donna che ha vinto di più nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino), ma tante altre volte lo fa perché è abituata a dire sempre quello che pensa, infischiandosene del cosiddetto "politically correct". Così anche in questi Giochi di PyeongChang, nei quali non ha ancora vinto medaglie (anche se ha appena fatto segnare il miglior tempo nella prima prova cronometrata della discesa libera), resta sempre al centro dell'attenzione mediatica.

VONN CONTRO TRUMP - Come accaduto nel dicembre scorso, quando la Vonn, parlando di queste Olimpiadi, disse chiaro e tondo: «Andrò in Corea a rappresentare il popolo americano, non il presidente», evidenziando tutta la distanza che la separava dalla politica di Trump. Dichiarazioni che le sono costate probabilmente il ruolo di portabandiera ai Giochi coreani e che hanno infastidito parte degli americani.

«AMO IL MIO PAESE» - Così oggi, dopo che il suo sesto posto nel Supergigante è stato probabilmente occasione di rivalsa per chi non aveva preso bene quelle dichiarazioni, la Vonn tiene a precisare: «Sono la persona più americana che troverete - si sfoga la campionessa Usa - Vengo da una fattoria del Minnesota, la mia è una famiglia solida e sana e io amo il mio Paese, amo rappresentarlo. Sono fierissima di essere qui a rappresentare gli Usa. Quello che la gente dice mi ferisce perché non è vero. Mi piacerebbe dire altro ma non è il momento perché devo concentrarmi sulle gare ed è la cosa che ora conta di più». E allora è facile immaginare che la risposta della Vonn ai suoi tanti "haters" possa arrivare proprio dalla pista olimpica, nella discesa libera. Magari con una medaglia al collo.

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