Doping: il Tas squalifica il russo del curling

Krushelnitckii aveva rinunciato a presentare appello, per lui sospensione immediata e perdita del bronzo vinto in coppia con la moglie Anastasia Bryzgalova. Sul podio sale così la Norvegia
Doping: il Tas squalifica il russo del curling© EPA

PYEONGCHANG - Era attesa ed è puntualmente arrivata la squalifica del curler russo Alexander Krushelnitckii, terzo nel torneo olimpico di PyeongChang assieme alla moglie Anastasia Bryzgalova, risultato positivo al meldonium. Lo ha annunciato la divisione antidpoing del Tas di Losanna. Il team olimpico degli atleti russi perde così ufficialmente il bronzo conquistato nel doppio misto di curling. Sul terzo gradino del podio sale così il doppio della Norvegia, che aveva perso proprio contro la coppia russa la finale per il bronzo.
IL PASSO INDIETRO DEL RUSSO - La decisione presa dal Tas era ormai praticamente scontata, anche in virtù delle più recenti dichiarazioni di Krushelnitckii, che in un primo momento sembrava annunciare battaglia e che invece ha deciso di non fare ricorso davanti al Tas contro la sua positività al meldonium. «Non ho mai violato le regole nè fatto uso di doping e abbiamo vinto quel bronzo grazie al duro lavoro e al costante allenamento - ha detto il curare in una nota affidata all'agenzia russa Tass - Da parte mia, ammetto che c'è stata una violazione formale delle attuali norme antidoping. Sarebbe stupido negarlo dopo due controlli positivi. I campioni testati sono stati raccolti durante le Olimpiadi e sono pronto ad affrontare il verdetto. Pesando i pro e i contro, ho deciso di ritirare il mio appello al Tas, credo che un'udienza sarebbe inutile viste le attuali regole». Krushelnitckii però porterà avanti in altre sedi la sua battaglia, continuando a considerarsi vittima di un sabotaggio. «Farò tutto quello che è in mio potere perché siano trovate le prove solide della mia innocenza», ha concluso Krushelnitckii.
CERIMONIA DI CHIUSURA: APERTURA AI RUSSI - Intanto, secondo "insidethegames", il presidente del Cio, Thomas Bach, ha incontrato Igor Levitin, numero 2 del Comitato Olimpico russo (Roc). Un meeting agevolato da Igor Putin e al termine del quale ci sarebbe un cauto ottimismo sul via libera del Cio perché gli atleti presenti a Pyeongchang possano sfilare domenica sotto la bandiera della Russia. La decisione finale verrà presa il giorno prima dall'Esecutivo sulla base del rapporto della commissione ad hoc guidata da Nicole Hoevertsz, che valuterà il comportamento degli atleti russi ai Giochi. Insomma, dopo la dura battaglia antecedente l'inizio delle Olimpiadi, il Cio prova a tendere una mano allo sport russo.

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