Storica Bjoergen: oro nella 30 km e record olimpico

La norvegese conquista l'ultimo titolo di PyeongChang, regalando alla sua nazione il primato nel medagliere e diventando l'atleta più vincente di sempre ai Giochi
Storica Bjoergen: oro nella 30 km e record olimpico© Getty Images

PYEONGCHANG - E' la norvegese Marit Bjoergen l'ultima regina di queste Olimpiadi invernali di PyeongChang. Regina in tutti i sensi: sia perché la campionessa norvegese ha conquistato l'ultima delle medaglie d'oro messe in palio in Corea, sia perché proprio grazie a questo oro nella 30 km tecnica classica mass start la Bjoergen va a prendersi un altro primato storico. 
BJOERGEN NELLA STORIA - Un oro storico perché consente alla Bjoergen, che già era diventata l'atleta più medaglista di sempre alle Olimpiadi invernali (suo obiettivo in questi Giochi), di scavalcare anche per qualità delle medaglie (8 ori, 4 argenti e 3 bronzi) due mostri sacri come Ole Einar Bjorndalen (fermo "solo" a 8 ori, 4 argenti e un bronzo) e Bjorn Daehlie (8 ori e 4 argenti) in vetta al medagliere individuale dei Giochi invernali. L'oro vinto dalla Bjoergen, inoltre, consente alla Norvegia di scavalcare proprio all'ultima gara la Germania in vetta al medagliere delle Olimpiadi.
GARA SENZA STORIA - La Bjoergen conquista dunque il suo ottavo titolo olimpico al termine di una gara perfetta, praticamente senza storia: la norvegese si mette subito in testa, stacca tutte poco prima dei 10 km e inizia una progressione entusiasmante, che la porta ad un margine di vantaggio anche superiore ai due minuti, prima del naturale rilassamento finale (con tanto di festeggiamenti prima del traguardo). Alla fine per lei un tempo di 1h22'17", con 1'50" di vantaggio sulla finlandese Krista Parmakoski (argento) e due minuti sulla svedese Stina Nilsson (bronzo), che batte in volata un'altra norvegese, la Ingvild Flugstad Oestberg. Ben più distante Charlotte Kalla in quinta posizione mentre va ben oltre i tre secondi di ritardo la statunitense Jessica Diggins, settima dietro anche alla finlandese Karttu Niskanen. Da segnalare l'incredibile errore dell'austriaca Stadlober che, mentre è in piena lotta per le medaglie, sbaglia percorso e alla fine chiude al nono posto.
LE ITALIANE - Azzurre fuori dalle posizioni che contano, come era ampiamente nelle previsioni: alla fine la migliore è Elisa Brocard che si piazza in ventisettesima posizione con un ritardo da oltre undici minuti dalla campionessa norvegese. La seconda miglior azzurra è la giovane Anna Comarella (34ª), poi Sara Pellegrini (35ª), con un gap che si avvicina ai 14 minuti mentre Lucia Scardoni è quarantunesima a oltre 18 minuti di ritardo.

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