© ANSAROMA - «Noi potremmo organizzare la cerimonia di apertura e le gare di atletica per stasera, il nuoto per stanotte. Siamo pronti. Il 70% delle sedi di gara esiste già». Così il presidente del comitato promotore di Roma 2024, Luca di Montezemolo, in un'intervista all'Associated Press dedicata alla candidatura della Capitale. «Oggi con la tv ci sono fantastiche possibilità di unire sport, emozioni e ambientanzioni», afferma Montezemolo, parlando con i media americani che sognano gare sullo sfondo del Colosseo, del Vaticano o di Amalfi, dei tanti «luoghi iconici» di Roma e dell'intero Paese, spiegando però «di non aver intenzione di presentare una città che mette in mostra solo la sua storia e il passato» e «di non voler fare facili proclami».
«SFRUTTARE STRUTTURE ESISTENTI» - «Io preferisco annunciare qualcosa quando è certo e confermato - spiega - Sarebbe molto facile dire che faremo disputare le partite di calcio nel Colosseo o magari le gare di nuoto nel Tevere, ma non è realistico». L'idea alla base del progetto, come sottolineato nell'intervista, è quella di sfruttare al massimo l'esistente, come le strutture del Foro Italico, e intervenire su aree come Tor Vergata, che potrebbe essere destinata a villaggio olimpico e ad ospitare sport di squadra quali il basket e la pallavolo, o la Fiera di Roma. Quanto ai problemi che creerebbero la distanza dal centro e da alcune sedi di gara, Montezemolo rileva che in agosto, «con poco traffico, certi percorsi si coprono in una quarantina di minuti».
GRANDE CONTROLLO - Montezemolo rifiuta poi «accostamenti automatici tra la realizzazione di opere per grandi eventi e la corruzione», uno dei possibili punti deboli della candidatura di Roma. Proprio per evitare questo pericolo, il presidente del Comitato ricorda che è stato coinvolto direttamente il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e che tutti i contratti saranno monitorati da autorevoli magistrati: «Questo è l'unico modo per fare pulizia - sostiene - Questo è il giusto modo di procedere e per troppi anni non lo si è fatto». Roma punta molto anche sulla economicità del proprio progetto, che viene incontro alle sollecitazioni del Comitato olimpico internazionale e non dovrebbe superare un budget di 6 miliardi di euro.