© ANSAROMA - "La candidatura di Amburgo è stata bocciata dai cittadini? Non me lo aspettavo. Avevo parlato con i miei amici dirigenti tedeschi ed erano molto fiduciosi. Credo che in qualche modo abbiano inciso i fatti degli ultimi tempi perché spesso queste valutazioni sono di pancia, emotive". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta l'esito del referendum in cui ha vinto il 'nò alla candidatura della città tedesca, fino a ieri in corsa con Budapest, Los Angeles, Roma e Parigi per ospitare i Giochi Olimpici del 2024. "Cosa cambia per Roma? Lo sapete dal primo giorno, io non sottovaluto nessuno avversario - rileva il capo dello sport italiano a margine della cerimonia di consegna dei premi Coni-Ussi -. Ho sempre detto che se eravamo in tre avevamo il 33%, in cinque il 20% ora siamo in quattro quindi abbiamo il 25% di possibilità. Andiamo avanti". In merito ad una consultazione dei cittadini romani, invece: "Noi non abbiamo l'obbligo e lo strumento giuridico per una forma referendaria come quella che c'è stata in Germania ma ho sempre sostenuto che tra il febbraio 2016, quando inizieranno a delinearsi gli aspetti del dossier e, l'anno successivo, quando ci saranno gli ultimi adempimenti formali, ci sarà modo di parlare, di avere delle indagini che coinvolgeranno la città. Su questo non c'è nessun tipo di preoccupazione o tantomeno di controindicazione". Malagò, però, sottolinea: "È chiaro che per dare un giudizio bisogna sapere di cosa si parla. Da qui a fine febbraio si saprà".