Giovanni Guidetti porta l'Olanda ad una storica semifinale

L'allenatore modenese arrivato alla guida delle Orange solo nel maggio 2015, in appena un anno hacostruito una squadra vincente
Giovanni Guidetti porta l'Olanda ad una storica semifinale© FIVB

RIO DE JANEIRO, 16 agosto - «Un anno fa, quando firmai per la federazione olandese mi dissero 'ci sono anche le qualificazoni olimpiche'. Tra me e me pensai  sì, prima però pensiamo all'Europeo. mai avrei immaginato di trovarmi qua». E' il primo pensiero di Giovanni Guidetti, allenatore modenese, 44 anni, coach del vakifbank Istanbul, dal maggio del 2015 Ct dell'Olanda, da oggi semifinalista olimpico.


HARRY POTTER -
«Le mie atlete sono state bravissime, hanno avuto la capacità di seguirmi e cambiare, ma devo dirla tutta, il merito è loro, sono loro ad avere dentro le qualità per arrivare a questo traguardo. Senza quelle io potrei essere anche Harry Potter, senza avere successo...». Il tecnico italiano ha riportato le giocatrici del Paese dei tulipani ai Giochi, da dove mancavano da 20 anni (Atlanta '96) e al primo colpo ha già ottenuto due record, il miglior piazzamento alle Olimpiadi della sua nazionale e un primato personale individuale, essere il primo tecico italiano in semifinale nel torneo olimpico femminile.


VITA E VOLLEY
- «A questi record io non penso, ci pensate voi. Io, per quanto mi riguarda, posso solo dire che questo quarto di finale con la Korea è stata la gara più importante della mia vita. Non ci sono scudetti, Champions League, altre partite che possono valere questo. Sin qui le avevo sempre viste in televisione le Olimpiadi, ora eccomi qua».


OLANDESE A VITA
- Ha firmato un contratto sino al 2020, con un movimento che non ha le risorse dell'Italia ma che oggi è tra le miglori quattro al Mondo. «Non avrei mai pensato di centrare questo traguardo nella mia vita perché solitamente quest'appuntamenti sono giocati sempre dalle solite nazionali, Brasile, Russia, Cina, Stati Uniti.. e io queste squadre non le allenerò mai.  Il primo giorno di collegiale avevo venti atlete a disposizione, dopo tre giorni erano già 16. Con queste ragazze siamo arrivati qui, onore a loro».

 

L'NVITO A CENA - A chi gli chiede del perché non abbia ma allenato l'Italia, lui che ha già vestito i panni di Ct di Bulgaria e Germania, prima dell'Olanda replica senza fronzoli: «Io non vado a cena dove non sono invitato. E per mia natura non mi auto invito. Poi in Italia ci sono tanti bravi allenatori».  

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