Malagò: «Senza i Giochi non ci sono i soldi per Euro 2020»

Il Presidente del Coni: «Per garanzie sullo stadio Olimpico ci ho messo io la faccia. Consiglio anche alla Raggi di non presentare la mozione. Le Olimpiadi erano l'occasione per dimostrare che c'era la possibilità di sistemare quelle cose che tutti sanno non c'è possibilità di risolvere senza un progetto come quello della candidatura olimpica»
Malagò: «Senza i Giochi non ci sono i soldi per Euro 2020»© ANSA

ROMA - "In virtù delle maggiori esigenze dell'Uefa, dobbiamo investire circa 10 milioni e 600mila euro per ospitare le partite dell'Europeo 2020. Se viene meno la candidatura olimpica, quei soldi il Coni non può più tirarli fuori. Questo è il primo di tanti problemi". Lo ha spiegato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando alla conferenza stampa seguita al 'no' della sindaca Virginia Raggi alla candidatura di Roma 2024. Il numero uno dello sport italiano ha poi smentito il post scritto dalla Raggi secondo la quale l'organizzazione delle partite di Euro 2020 sarebbe avvenuta "grazie allo sblocco delle procedure comunali e alla stretta collaborazione con Figc e Coni". "Non è così e lo dimostra la corrispondenza con Gianni Infantino (all'epoca segretario della Uefa, ndr) - ha spiegato Malagò -. Sono stato io a metterci la faccia nel 2014 per dare le garanzie sull'Olimpico, che è di proprietà del Coni. Già all'epoca si parlava di candidatura olimpica e se ora si ritira, il Coni quei soldi non può più tirarli fuori".

IL CONSIGLIO - Poi Malagò nella conferenza stampa a seguito del no del sindaco Virginia Raggi alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 ha aggiunto: «Do un consiglio a Virginia Raggi: è meglio se non presenta la mozione di cui ha parlato. Si può trovare su wikipedia, e parla di città ritirate che non si sono mai presentate...A differenza di altri, io so bene di quello che parlo quando si parla di Olimpiadi»

IL MANCATO INCONTRO - «Siamo entrati alle 14:23» in Campidoglio e «ci hanno fatto accomodare nel salottino della sindaca. Attorno alle 15 ho chiesto» per la seconda volta «notizie della sindaca e mi è stato riferito che stava arrivando, aveva un incontro istituzionale con il ministro Delrio. Alle 15:07 abbiamo detto che magari se ci vuole parlare, ci dedica più attenzione e rispetto nei confronti del mondo che rappresentiamo». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò,dopo il no di Virginia Raggi a Roma 2024.

VEZZALI: NO È UNA RESA SENZA CORAGGIO

OCCASIONE PERSA - «Era l'occasione per dimostrare che c'era la possibilità di sistemare quelle cose che tutti sanno non c'è possibilità di risolvere senza un progetto come quello della candidatura olimpica». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella conferenza stampa successiva al no della sindaca Virginia Raggi alla candidatura di Roma2024.

DEBITI ROMA '60 - «Sul debito delle Olimpiadi '60 sono state dette falsità, bugie per populismo. Ho sentito parlare di 2 miliardi di debito: quando la cifra uscì, settimane fa - ha aggiunto Malagò - interpellai il commissario al debito del Comune. Conservo agli atti la sua mail: era il debito commerciale complessivo, gli espropri di Roma '60 erano solo una minima parte».

NO ALLA DIRETTA STREAMING - «Ma vi pare normale che noi oggi siamo stati convocati e non siamo stati ricevuti? È tutto pretestuoso, è tutto già scritto, e tutti sappiamo i motivi. È solo un discorso di principio. La diretta streaming poi ci è stata negata dai paladini della trasparenza...».

ANDIAMO AVANTI - «Ora andiamo avanti, fino all'atto formale: Comune e Giunta si assumeranno la responsabilità della delibera che dà discontinuità alle precedenti decisioni». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando del no di Virginia Raggi a Roma 2024 e della mozione M5S per ritirare la candidatura. «Come amministratori pubblici ci si deve assumere le responsabilità - ha aggiunto Malagò - Però do un vantaggio alla Raggi: ritiri i riferimenti alle città che si sono ritirate, su quelle Wikipedia non è aggiornata...».

CITTA' RITIRATE PRESE DA WIKIPEDIA - È stato posato, misurato fin che ha potuto poi Giovanni Malagò proprio non ce l'ha fatta e ha fatto partire una stilettata all'indirizzo della sindaca, Virginia Raggi, che ha oggi ufficialmente affossato la candidatura olimpica di Roma 2024. Riferendosi alla mozione preparata dal M5S, ancora in bozza e pronta ad essere depositata, il presidente del Coni, in conferenza stampa, ha invitato la sindaca «A non presentarla. Quella mozione, presa tale quale da da Wikipedia - la sottolineatura - che parla di città che non sono mai state candidate. Bisogna sapere prima di cosa si parla. Amburgo non è mai stata candidata. È imbarazzante, non parlate di cose che non conoscete. Purtroppo Wikipidia non è aggiornata come gli uomini di sport sanno bene».

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