Tokyo 2020, Zanardi: «Se il fisico me lo permetterà ci sarò»

Il pluri-medagliato alle paraolimpiadi di Brasile 2016: «Voglio reclutare disabili da far crescere come sportivi da preparare alle competizioni»
Tokyo 2020, Zanardi: «Se il fisico me lo permetterà ci sarò»© ANSA

FIRENZE - «Andrò a Tokyo 2020 se il fisico me lo permetterà». Il pluri-medagliato alle paraolimpiadi di Brasile 2016, Alex Zanardi, intervenuto al convegno dal titolo "Progettare lo sport paralimpico" che si è svolto a Firenze presso l'aula magna dell'ospedale di Careggi, ha ancora fame di vittoria e per questo sta già con il pensiero ai prossimi giochi olimpici che si disputeranno fra tre anni in Giappone. «A prescindere dal fatto se ce la farò o meno a partecipare da atleta, il progetto che ho in mente - ha spiegato Alex - sarà comunque quello di reclutare disabili da far crescere come sportivi da preparare alle competizioni in vista di questo prestigioso appuntamento. Io sono esperto soprattutto di handbike e continuerò a lavorare perché in questa disciplina si continui a competere ad alti livelli».

«Nessuno è un super-uomo, se tutti noi potessimo volare e Usain Bolt sapesse solo essere l'uomo più veloce del mondo nei 100 metri piani, probabilmente si sentirebbe un disabile». Alex Zanardi ha esordito con queste parole al convegno "Verso Tokyo 2020, progettare lo sport paralimpico". In un'aula magna piena di studenti, Zanardi ha consigliato ai giovani, quale approccio avere nei confronti di una difficoltà, qualsiasi essa sia: «Mio padre - ha raccontato Zanardi - mi diceva sempre di girare la testa, di guardare gli altri, se necessario anche copiare, e poi prendere la propria strada, perché copiando a scuola si prende 5, ma è già un buon punto di partenza. Dopo il mio incidente - ha proseguito - non mi sono vergognato di accettare l'aiuto degli altri, ho girato la testa, ho osservato, ho chiesto e insieme ci siamo rimessi in gioco, trasformando le mie passioni in attività. Il mio compito è motivare le persone? È una cosa molto bella quando mi riesce, - ha precisato Alex - ma non deve essere l'obiettivo, perché ognuno ha il diritto di fare uscire dall'altro orecchio le nozioni che sono entrate in quello opposto. Sono venuto qui per portare la mia esperienza e il mio punto di vista spero interessante, visto che nella mia vita sono riuscito a infilarci un sacco di cose».

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