Rio2016: Tiro a volo. Nove cartucce per essere protagonisti

Jessica Rossi e non solo: gli azzurri a caccia di medaglie
Rio2016: Tiro a volo. Nove cartucce per essere protagonisti

RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Una disciplina che e' garanzia di medaglia. Se e' vero che la scherma e' tradizionalmente il forziere azzurro ai Giochi, il tiro a volo, pur non assicurando lo stesso bottino, risponde sempre presente. Lo dice la storia, con l'Italia sul podio da Melbourne '56 a oggi con la sola eccezione di Seul '88. Il punto piu' alto ad Atlanta '96 (oro Falco e bronzo Benelli nello skeet e argento di Pera nel double trap) e Pechino 2008 (oro Cainero nello skeet, argento Pellielo nella fossa e argento D'Aniello nel double trap) mentre a Londra e' esplosa Jessica Rossi, con tanto di record e ora fra le piu' attese a Rio. Ma non ci sara' solo lei sulle pedane dell'Olympic Shooting Centre della citta' carioca: a disposizione per puntare al podio altre otto cartucce, Barilla' e Innocenti nel double trap maschile, Fabbrizi - gia' argento quattro anni fa - e Pellielo nel trap, e nello skeet Lodde e Rossetti fra gli uomini e Bacosi e Cainero fra le donne. "Le speranze sono buone, siamo la prima nazionale ad aver qualificato nove atleti, un risultato straordinario - ammette all'Agenzia Italpress il presidente della Fitav, Luciano Rossi - Questo ci dice che siamo accreditati come protagonisti. Abbiamo ragazzi e ragazze preparati e seguiti che si stanno comportando in maniera straordinaria, da sempre". E se queste sono le premesse, allora si puo' sognare in grande. "Abbiamo dei ragazzi in grado non solo di gareggiare ma di farlo ad altissimo livello, in grado di andare tutti a podio. Abbiamo una storia importante, un record di tre medaglie ma abbiamo ancora vivo il ricordo di Seul '88, dove doveva essere tutto facile e siamo rimasti a zero. Per cui niente trionfalismi anticipati, non e' nel mio stile fantasticare troppo, e piedi per terra". La concorrenza, tra l'altro, non manca ma questo potrebbe essere uno stimolo in piu'. "Abbiamo come competitor 100 nazioni ma questo ci fara' bene perche' noi italiani, quando le cose si fanno difficili e il livello si alza, sentiamo questo orgoglio, questa identita' che ci accomuna. Siamo molto determinati". E se e' vero che "l'obiettivo era arrivare a Rio e farlo nelle condizioni migliori in assoluto e questo siamo riusciti a farlo", ora i conti si fanno in pedana. "Il nostro miglior risultato e' di tre medaglie, tre e' il numero perfetto e a noi piace molto", sorride sicuro Rossi.
(ITALPRESS).

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