Marta Bechis :“La fiducia di Roma la mia arma vincente”

Domenica la celebrazione con la conquista del titolo di categoria. Tanta voglia di futuro. “Mi piacciono le responsabilità, ho intenzione di continuare”
Marta Bechis :“La fiducia di Roma la mia arma vincente”© PAGANOTTI

Quest'anno ha vinto Campionato e Coppa Italia di A2 e riportato la Roma della pallavolo femminile nella massima serie ad un anno dalla retrocessione. Marta Bechis è una delle palleggiatrici italiane più talentuose degli ultimi 20 anni. Non è un caso che l'estate scorsa l'allenatore Giuseppe Cuccarini abbia voluto fortemente la classe 1989 in cabina di regia, torinese doc e che aveva mosso i primi passi nella gloriosa Lingotto nel 2004. Per Marta parlano i fatti, le prestazioni altisonanti e una carriera di soddisfazioni. Protagonista, tra l'altro, anche nel 2010 con le prime convocazioni in Nazionale. A Conegliano la consacrazione con due Scudetti (2018, 2019) e una Supercoppa (2018), con l'allora Asystel Novara la prima Cev Cup nel 2008. 

Che sapore ha questa annata trionfale con la maglia di Roma Volley Club?  
«Ne ha molteplici, senza dubbio, a cominciare dalla scelta di provare a misurarmi, per la prima volta nella mia carriera, con il campionato di A2. Ho accettato una sfida, abbastanza grande e stimolante che ho vinto insieme alle mie compagne di squadra. Qualche soddisfazione ce la siamo presa. Doveva essere un'annata di transizione in A2, occorreva ritrovare entusiasmo dopo la retrocessione di un anno fa e questo nuovo gruppo ha saputo riportare il pubblico al palasport in massa».  

Quanto le ha pesato scendere di categoria
«Ho sposato un progetto sportivo sapendo di dover andare a fare la differenza in A2. Non sono venuta a Roma per finire la carriera, mi sento in piena forma, di dare tanto. Il mio fisico mi dice che posso ancora competere ad altissimi livelli, anche perché mi sono tenuta sempre in forma. Giocare per Roma, A1 o A2 che potesse essere, è stato ed era una forma di fiducia verso un club importante che iniziava un progetto sportivo intrigante e che aveva scelto me e la mia esperienza per ripartire. Consapevole che dal mio palleggio, dalle mie scelte, avrei dato forma ai sogni delle mie compagne di squadra e di una Città intera compresi gli investimenti economici della Società. Mi piacciono le responsabilità e nel bene o nel male aiutano a crescere».  

Con il mercato in fermento, La vedremo ancora a Roma o potrebbe ingolosirla una proposta da una piemontese di A1? 
«Con Roma l'estate scorsa avevo sottoscritto un anno di contratto più un secondo di opzione e la mia intenzione è quella di continuare qui nella Capitale. Fa sempre piacere sapere di avere estimatori in giro per l'Italia, ascolto tutte le proposte ma Roma ha la priorità». 

Con la Nazionale è capitolo chiuso o lascia la porta aperta
«Non ho mai chiuso le porte alla maglia azzurra, dovesse arrivare una chiamata mi metterei a disposizione del ct Mazzanti. Quando ho avuto in passato l’opportunità di essere convocata ho dato il massimo perché quella maglia rappresentava il sogno che cullavo sin da bambina. A distanza di 13 anni dall’ultima volta sono più matura e ancora più consapevole del mio potenziale. Nel caso, ci sono!».

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