Mentre il numero uno bustocco confessa che semmai qualcuno venisse a bussare alla porta di Velasco per la nazionale femminile lui non potrebbe essere di ostacolo, anche se con il tecnico a Busto si vuole programmare a lungo termine, l’italioargentino interviene anche sulla Nazionale di Mazzanti che di rigori, a proposito di De Gregori, all’Europeo ne ha sbagliati diversi.
«Non so che cosa è successo. So per esperienza che da fuori non si conoscono tutte le situazioni interne. Ora le azzurre vanno a queste qualificazioni nella situazione diffi cile in cui si trovano, con le assenze di cui si sa. Possono far bene comunque a patto che non pensino a quello che è stato o a quello che non c’è. Con quello che c’è devono andare a vincere. Si parla tanto dei problemi, anche se così fosse, ora non conta».
Io e la Nazionale femminile?
«Lasciamo stare le voci, di fronte ad una qualifi cazione olimpica dobbiamo lasciarle tranquille e fare il tifo per loro».
E Paola Egonu? Velasco ne parla con ammirazione.
«La prima di campionato la mia UYBA gioca contro Milano. Non so se sono le favorite allo scudetto, ma so che sarà durissima. Dovremo comunque giocare all’attacco, per vincere, perché solo così si impara. Ho già detto alle mie ragazze che non dobbiamo pensare di murare Egonu, pensiamo a difenderla, anche se è difficile anche quello. Come si gestisce una fuoriclasse come lei? Ah, la parola fuoriclasse già indica qualcuno che è oltre. Non c’è una modalità per gestire un fuoriclasse. Gestire Maradona è diverso che gestire Messi, Messi a sua volta è diverso da Ronaldo. L’unico consiglio che mi sento di dare a Paola, giocatrice sulla bocca di tutti, ora è quello di non stare ad ascoltare ciò che dicono e pensano gli altri ma di dare importanza a quello che solo lei pensa di se stessa. Quest’anno deve lasciar perdere tutto, non leggere nulla, e lavorare duro come non ha mai fatto prima, più di qualsiasi altro anno nella sua vita».
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