Le multe della pallavolo per «Asante Sana»

L'opposto biancazzurro fonda l'associazione filantropica "Asante Sana". In cantiere progetti con i campioni e i club di Serie A. Prima tappa un fondo per i missionari laici in Brasile con le multe inflitte agli atleti

POTENZA PICENA, 12 marzo - L’opposto della B-Chem Potenza Picena Federico Moretti, atleta capace di abbattere il muro dei 3000 punti in serie A di volley e idolo sportivo di un’intera regione, conosce in prima persona l’importanza di mettersi in gioco per un fine e ha le carte in tavola per vincere il trofeo più significativo di tutta la sua vita, la riconoscenza dei giovani in grave difficoltà.


«GRAZIE MILLE» - Il fuoriclasse del Volley Potentino ha mantenuto la promessa pronunciata a fine 2014 e ha dato vita all’associazione filantropica «Asante Sana» («Grazie mille» in Swahili, lingua bantu dell’Africa Nordorientale) con l’aiuto di due compaesani: l’ingegnere informatico Raffaele Cutrini, suo amico storico fin dai tempi delle scuole, e il legale Michenri Cherubini, altra figura importante per la crescita del progetto. Nel manifesto dell’organizzazione benefica spiccano l’obiettivo di promuovere sul territorio valori in via di estinzione, come quelli della solidarietà e della tolleranza, e la volontà di sensibilizzare le persone sulle condizioni di vita disagiate nei paesi in via di sviluppo.


L'IDEA -
La stima nutrita dalla grande famiglia della pallavolo italiana nei confronti dell’attaccante in forza alla B-Chem ha favorito l’impegno di una fruttuosa collaborazione da parte dei club di Superlega e Serie A2. Un’intesa sancita dal lancio imminente di un progetto benefico per i bimbi brasiliani.  L'idea iniziale di «scendere in campo» contro la povertà estrema si è insinuata nella mente dello sportivo marchigiano nel corso dei numerosi viaggi effettuati a partire dal 2009 in località di Africa e America del sud. Rientrato la scorsa estate dallo Zambia dopo un’esperienza con il gruppo «We for Zambia», Federico a gennaio ha coinvolto i suoi amici innescando l’entusiasmo necessario per bruciare le tappe e mettere in pratica i suoi propositi tra una vittoria e l’altra in A2.


LE MULTE DEL VOLLEY - Moretti spiega così il suo progetto: «Sul nome dell’associazione ho subito avuto le idee chiare perché nei miei viaggi in Kenya e dintorni ho sentito tante volte i bimbini rivolgermi ringraziamenti nella loro lingua per ogni piccolo gesto. L’espressione «grazie mille» è anche un auspicio di buon lavoro e una speranza che il nostro paese riscopra la riconoscenza per quello che la vita ci offre. In questo primo anno di attività ci teniamo a sensibilizzare i giovani del territorio sulle problematiche dei paesi «in via di sviluppo» attraverso l'immagine e l’esempio dei campioni dello sport. Ho contattato una trentina di atleti di Serie A, mentre i club hanno sposato la mia idea di raccogliere tutte le multe inflitte ai giocatori durante la stagione agonistica 2015 e metterle in un unico fondo per dare manforte a due missionari laici di Manaus in Brasile, località in cui sono stato tre anni fa. I due operatori solidali da anni gestiscono il centro di accoglienza «Il Ponte» e recuperano i bambini di strada, noti come «meninos de rua». Un mio ex professore ha aperto un filo diretto con l'organizzazione e ha favorito un incontro con i missionari a Fermo. Tutto procederà nella massima trasparenza anche perché nemmeno un centesimo dovrà andare perso».

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