Trento al 120%. Batte infortuni, assenze e il Belgorod 3-0

I Campioni d'Italia superano il pronostico, le assenze e il quotato avversario. Un passoverso la Final Four di Champions League
Trento al 120%. Batte infortuni, assenze e il Belgorod 3-0© Cev

TRENTO, 18 marzo - Più forte dei problemi fisici e di un calendario massacrante che non le dà tregua. Stasera la Trentino Diatec si è dimostrata tale cogliendo stasera al PalaTrento un risultato dall’altissimo valore sportivo e motivazionale nella gara d’andata dei Playoffs 6 di 2016 CEV DenizBank Volley Champions League.


AL 120% -
Nonostante le assenze di lungo periodo di Djuric e Lanza e quella di Kaziyski (non utilizzabile nel torneo), i Campioni d’Italia hanno infatti imposto lo stop addirittura per 3-0 al temibilissimo Belogorie Belgorod, compiendo un primo importante passo verso la qualificazione alla Final Four di metà aprile a Cracovia (Polonia). I russi sono andati al tappeto al termine di una partita di rara intensità, in cui i padroni di casa sono riusciti a rendere, come aveva chiesto alla vigilia Stoytchev, al 120% delle proprie possibilità. Intensità fra muro, servizio e soprattutto difesa, hanno mandato fuori giri nei primi due set l’avversario e poi hanno permesso di contenere il tentativo di riaprire il match nel terzo combattutissimo set. Decisivo l’apporto offerto dal servizio di Nelli (6 ace col 35% a rete), dall’attacco dagli incontenibili Urnaut (55% su 31 colpi) e Solé (67%) dalla lucida regia di Giannelli, ispiratissimo. Al Belgorod non è bastato il solito Muserskiy (spostato nel ruolo di opposto nel terzo set); i russi sono stati sorpresi da un approccio dei padroni di casa eccezionale che ha sgretolato in fretta le certezze degli ospiti. 


VERSO LA F4 -
Per staccare il biglietto per la semifinale in Polonia ora alla Trentino Diatec servirà vincere almeno due set nel return match del 22 marzo a Belgorod oppure conquistare anche solo il golden set al 15 qualora gli avversari riuscissero ad imporsi al massimo in quattro parziali.

 

IN CAMPO - Per l’ultima partita casalinga di CEV Champions League della stagione Radostin Stoytchev, senza Djuric, Lanza (comunque in panchina) e con Kaziyski non utilizzabile, sceglie per il suo starting six Giannelli in regia, Nelli opposto, Antonov e Van de Voorde e Solé al centro, Colaci libero. Il Belogorie Belgorod risponde con Antipkin al palleggio, Danilov opposto, Ivovic e Tetyukhin schiacciatori, Muserskiy e Smolyar centrali, Bragin libero.

 

LA PARTITA - Dai blocchi di partenza esce decisamente meglio Trento, che col muro ed Urnaut scappa via subito sul 4-0 costringendo Khamuttskih, tecnico in panchina, a spendere subito un time out; alla ripresa del gioco però sono sempre i padroni di casa a fare la voce grossa (8-2) anche grazie a qualche errore di troppo di Muserskiy (attacco e servizio). Il Belgorod prova ad entrare in partita dopo il primo time out tecnico, sfruttando una maggiore incisività in battuta e più lucidità in ricostruita (11-6 e 13-9). Stoytchev spende allora trenta secondi di pausa per schiarire le idee ai suoi e la Trentino Diatec riparte aumentando l’intensità difensiva (16-9, 19-12). Un velenoso turno al servizio di Smolyar, condito da un ace diretto e uno slash semplice semplice per Muserskiy, riporta però di nuovo a meno quattro i russi; ci pensano due ace consecutivi di Nelli (23-16) a sistemare la situazione e a portare, di fatto, i Campioni d’Italia sull’1-0 che poi arriva effettivamente sul 25-20 (errore al servizio di Ivovic).

 

SECONDO SET IN DISCESA - Molto combattuto l’avvio di secondo set, con il Belgorod che prova a mettere paura a Trento tirando a tutto braccio il servizio (1-3) senza però scalfire l’entusiasmo dei gialloblù, che con Nelli mettono la freccia già sul 7-6. Sono di nuovo le battute di Smolyar a creare problemi nel sistema di cambiopalla trentino, regolarmente sfruttato da Muserskiy su ricostruita (8-11, time out Stoytchev); la risposta dei Campioni d’Italia arriva immediatamente con tre ace consecutivi di Nelli (12-11) che mandano fuorigiri i russi, subito dopo molto fallosi (15-11). Giannelli, con uno slash e un successivo muro, aumenta vantaggio dopo un break point firmato da Danilov (19-14). Trento è un treno in corsa che prende sempre più velocità, costringendo sovente all’errore l’avversario (20-15, 24-16); il 2-0 lo firma Urnaut in pipe per il 25-17.


TERZO FIRMATO NELLI -
La Trentino Diatec sente vicina la possibilità dell’impresa e parte sparata anche nel terzo set: nel giro di pochi minuti è subito 4-1 e poi 8-3 con Nelli infermabile e Giannelli bravissimo a sfruttare tutto il fronte d’attacco. Muserskiy, nel frattempo passato nel ruolo di opposto, inizia a mettere a terra qualche pallone e il Belgorod si rianima (9-7), costringendo Stoytchev a chiedere un time out discrezionale. La risposta dei suoi giocatori é determinata (12-8) con Giannelli e Van de Voorde a segno col muro su Ivovic; il lunghissimo russo si vendica e firma la parità a quota 14, poi Tetyukhin col muro ferma Solé. Si lotta punto a punto (17-17, 19-20) ad un livello pazzesco senza che le due squadre si risparmino; Urnaut, ispiratissimo, segna il break (23-22), Muserskiy gli risponde prima di uscire per infortunio (23-24). Ai vantaggi Trento annulla tre palle set, poi con Antonov ribalta la situazione. Chiude l’ace di Nelli (28-26).

 

SPECIALE - «Per vincere contro il Belgorod stasera serviva davvero qualcosa in più del normale e i giocatori lo hanno capito sin dai primi punti mettendo in campo una determinazione incredibile  -  ha commentato al termine della sfida l’allenatore della Trentino Diatec Radostin Stoytchev – ; poche volte avevo visto una squadra così decisa e pronta a lottare su tutti i palloni. L’emblema di questo match sono i sei ace di Nelli, fra i quali quello decisivo sull’ultimo punto in cui si è preso una grandissima responsabilità. Solo con questa voglia e con questa cattiveria agonistica si poteva ottenere un risultato così importante, ma che in ogni caso non ci mette al riparo da capovolgimenti di fronte nella gara di ritorno, perché sappiamo bene come questo regolamento nasconda insidie sempre. La partita perfetta? Credo non esista, lavoriamo per giocarla in futuro ma nel frattempo dobbiamo immediatamente dimenticare quello che abbiamo fatto stasera perché sarebbe deleterio non farlo in vista dei prossimi importanti appuntamenti che ci attendono».

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